
AVETRANA — Anniversario in sordina quello di oggi che ricorda la scomparsa di Sarah Scazzi. La piccola cittadina di Avetrana, pressocchè sconosciuta prima di quel 26 agosto 2010, vivrà questa giornata come le altre. Con qualche presenza di giornalisti in più che si preparano per l'udienza preliminare di lunedì prossimo e con il gruppo di fedeli della parrocchia del Sacro Cuore. Con i parenti e gli amici della quindicenne uccisa che hanno organizzato una messa in suo ricordo. Nessuna iniziativa istituzionale. Il sindaco Mario De Marco è stato chiaro in proposito: «Basta con Sarah Scazzi - ha detto - perché qualsiasi cosa facciamo viene strumentalizzata dai giornalisti».
In effetti una ricorrenza pubblica con il marchio del Comune ci sarà il prossimo 7 ottobre, altro triste anniversario: il sindaco presenterà il progetto del canile intitolato a Sarah. Quel giorno del 2010, Michele Misseri, zio della ragazza, fece ritrovare il corpo martoriato della nipote nel pozzo in contrada Mosca dove lui stesso (secondo gli inquirenti con l'aiuto di un fratello e del nipote) l'aveva gettata quell'afoso pomeriggio di un anno fa.
Continua invece il pellegrinaggio costante dei curiosi sulla tomba mausoleo di Sarah. Anche ieri che il sole picchiava sfiorando i quaranta gradi, intere famiglie di turisti hanno reso omaggio alla quindicenne uccisa barbaramente in casa degli zii. Il triste luogo all'ingresso del cimitero di Avetrana è stato visitato, ma con molta più discrezione, da mamma Concetta Serrano Spagnolo che con le sue consorelle testimoni di Geova si è presa cura di mantenere il decoro della tomba stracolta di fiori. Il padre Giacomo Scazzi con il fratello Claudio, invece, hanno una frequentazione più regolare e pubblica. Il capofamiglia, soprattutto, in questi giorni di permanenza ad Avetrana (con il figlio vive e lavora a Milano) ha visitato la figlia tutte le mattine appena dopo l'apertura dei cancelli del camposanto. Concetta Serrano, tutelata dalle attenzioni del figlio Claudio che provvede a tenere lontana la madre dai curiosi e dai giornalisti, ha fatto sapere tramite alcune amiche che per lei la giornata di oggi è come se fosse la stessa di un anno fa e che «il tempo non è mai passato».
Intanto i difensori di Sabrina Misseri, la cugina di Sarah che secondo l'accusa l'avrebbe uccisa con la complicità della madre Cosima Serrano (entrambe in carcere), hanno presentato ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale di Taranto che agli inizi di agosto ha accolto l'appello della Procura della Repubblica che chiedeva di contestare alla giovane (e alla madre Cosima) anche il reato di sequestro di persona. Richiesta, questa, rigettata precedentemente dal gip Martino Rosati in occasione dell'ordinanza di custodia cautelare del 26 maggio. Ad ogni modo il 29 agosto, in occasione dell'udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Taranto, Pompeo Carriere, le due donne, oltre che di concorso in omicidio e soppressione di cadavere, rispondono anche del sequestro. E sempre ieri il collegio difensivo di Sabrina composto dagli avvocati Nicola Marseglia del foro di Taranto e del penalista romano, Franco Coppi, ha consegnato formalmente in Tribunale le 7 lettere che Michele Misseri ha scritto alla figlia in carcere da febbraio fino alla scorsa settimana.
Anche in queste missive, come nelle precedenti, il contadino di Avetrana tornerebbe a scagionare la ragazza. Tra domani e dopodomani, infine, è previsto l'arrivo ad Avetrana dei due legali che difendono la famiglia Scazzi, Nicodemo Gentile e Valter Biscotti.
Le foto
Nazareno Dinoi sul Corriere del Mezzogiorno
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2 commenti
maria,g
ven 26 agosto 2011 06:09 rispondi a maria,gSarah, un abbraccio a te in un cielo stellato. Non serve esibire la nostra tristezza oggi, noi ricorderemo Sarah tutti i giorni, questa data oltre il destino di Sarah ha segnato anche la storia di Avetrana.
Antonella
ven 26 agosto 2011 10:48 rispondi a AntonellaPiccola Sarah eri un raggio di sole ad Avetrana,spento brutalmente.Il tuo dolce sorriso mi rester impresso per sempre nel cuore. E sappi che "Non saranno i girasoli a cambiare il corso della Verit". Un abbraccio a mamma Concetta, a pap Giacomo e al fratello Claudio.