
La discarica non chiude. Anzi, diventerà più grande. Grande come una montagna. Una montagna crudele e irreale, come quella di Jodorowsky.
Non è solo spazzatura. È la misura di quanto siamo stati messi da parte. Di quante volte ci hanno preso per il culo. E questo, per chi ama davvero la propria terra, fa più male di tutto il resto. Come la farsa di un comitato cittadino organizzato da un sindaco. Con i cittadini trattati come figuranti. Quando chi governa finge di ascoltare solo per salvare se stesso, quello non è dialogo. È controllo. È un modo per spegnere ogni voce contraria.
Non è vero che non possiamo fare niente. Non è vero che dobbiamo rassegnarci. A marzo qualcosa si è acceso. Ho scritto un articolo su La Voce di Manduria. Parlavo del mio impegno, di quello che ho fatto, di quello che ancora si può fare per Manduria. Più di settecento persone hanno detto, con un gesto semplice: ci siamo. Contiamo. Siamo ancora vivi. Arriva il momento in cui una comunità deve decidere da che parte stare. Non si tratta di politica. Non si tratta di ideologia. Si tratta di rispetto. Di dignità. Di futuro. È questione di sopravvivenza. E allora oggi vi chiedo di farlo di nuovo. Per chiedere le dimissioni del sindaco. Per dire che non ci sentiamo rappresentati. Che Manduria merita di più. Le opzioni sono tre: Mi piace. Non mi piace. Non faccio niente. Scegli. Ma scegli con coraggio. Con amore. Con il cuore. Perché questa è casa nostra. Per il nostro futuro. Per il futuro dei nostri figli.
Ferdinando Arnò
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1 commento
Ex votante
dom 20 aprile 23:13 rispondi a Ex votanteSpero tanto che questa amministrazione cada subito, perché danni ne ha fatti tanti !!