
Gli inconfondibili odori molesti in contrada “La Chianca” hanno accolto ieri anche loro: i parlamentari della Commissione d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti arrivati in visita alle due discariche di Manduria, Manduriambiente e quella dismessa Li Cicci.
Quello della delegazione composta dal presidente Jacopo Morrone, i commissari Dario Iaia (FdI) e Marco Simiani (Pd-Idp), è stato un sopralluogo tra i miasmi che da anni tormentano i cittadini e, soprattutto, i residenti che vivono a poche centinaia di metri dalle discariche. Inevitabile quindi che la puzza accompagnasse la visita all’impianto Maduriambente alla presenza, giusto in tempo, del sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro, e del presidente ad interim della provincia di Taranto, Roberto Puglia. «Ci sono odori, come ci sono in un allevamento», ha minimizzato il presidente della Commissione, Jacopo Morrone, rispondendo alla domanda dei giornalisti sul fetore. Uno schiaffo in faccia a chi gli olezzi li sente ogni giorno. Iaia, invece, non si tira indietro e ammette: «Gli odori li sentiamo, ma non sappiamo se provengano da qui o da altri impianti vicini». Sempre il parlamentare ha voluto precisare: «Questa non è una passerella perchè tutta questa attività che noi stiamo svolgendo si concluderà in una relazione che darà un quadro generale fondato su dati redatti dai componenti della Commissione e avvalendoci anche della consulenza di altri professionisti». Simiani invece ha detto che i cittadini che denunciano i forti odori devono «avere più fiducia nelle istituzioni».
Altro tema ignorato è stato il sopralzo. Pecoraro ha ribadito ai delegati la contrarietà all’ampliamento della discarica: «La comunità ha diritto di essere ascoltata», ha ribadito. Sul tema però i parlamentari hanno rimbalzato le responsabilità alla Regione Puglia. Il presidente Morrone ha parlato di “principio di prossimità”: «Non è giusto che i rifiuti prodotti da un territorio vengano portati ad un altro, e viceversa».
A parte una delegazione del comitato civico “No sopralzo discarica” che è stata tenuta lontana, di proteste dei cittadini che potevano far sentire la loro voce ai politici fuori dai cancelli di Manduriambiente, non ce ne sono state. Gli unici ad essere arrabbiati ieri erano i giornalisti perché cacciati dall’azienda solo perché facevano il loro lavoro. La seconda tappa manduriana è stata infine alla discarica dismessa Li Cicci, un sopralluogo lampo, alla presenza anche dell’assessore ai lavori pubblici Piero Raimondo. Alla fine, resta il dubbio: basterà una visita a invertire la rotta di anni di silenzi e rimpalli? Di certo l’odore, come il problema della salute dei manduriani, continuerà a restare nell’aria.
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6 commenti
tiziano
gio 17 aprile 20:54 rispondi a tizianoquesto è l'incipit del programma di questo sindaco: "PUNTI PROGRAMMATICI RIFIUTI E AMBIENTE Un’amministrazione attenta al bisogno dei cittadini deve soprattutto salvaguardare la salute dei cittadini, la salubrità dell’aria e la tutela del territorio attraverso una costante attenzione ed un costante monitoraggio di tutte quelle attività dell’uomo che incidono direttamente ed indirettamente sulla qualità dell’ambiente. Un primo passo verso questa idea di città è la costituzione di una Consulta Ambientale che coinvolga tutti i soggetti operanti sul territorio nelle proposte politiche e nei programmi in ambito ambientale." i cittadini possono giudicare quanto è stato fatto finora per attuare questo programma. io dico niente, ma ognuno può giudicare liberamente.
CRICORIU
gio 17 aprile 19:56 rispondi a CRICORIULe solite pagliacciate. Chi ne paghera' le conseguenze, ovviamente, saremo noi cittadini e le future generazioni comprese anche quelle dei politici locali sia chiaro. Ed in piu' ci prendono pure in giro minimizzando sulla puzza, che ricordo nelle giornate calde e con venti da nord e' insopportabile. Ancora peggio e' l'avvocato della savana il quale afferma che gli strani olezzi provengano altrove... E' un po' come affermare che la puzza di m.. del depuratore non sia imputabile allo stesso... Ovviamente ci sara' il solito scaricabarile e lo stato se la prendera' con comune e regione e viceversa.
Pietro
gio 17 aprile 17:42 rispondi a PietroLo sapevamo già come sarebbe andata a finire. È il solito gioco delle parti: lo scarica barile. Poi il parlamentare che ha detto che era una puzza normale... E ci credo. Quelli della discarica non è che potevano aprire le valvole di sfiato dei gas, come quelli che sentiamo da anni sia a Manduria che nei paesi limitrofi. Immaginate un po' cosa succederà con il raddoppio dei rifiuti della Chianca. Poveri noi! Una passerella del cactus.
Giova
gio 17 aprile 16:51 rispondi a GiovaE' vero che dobbiamo avere fiducia sulle istituzioni , ma se la risposta e ' stata che gli odori li sentiamo e non siamo sicuri che arrivano dalla discarica abbiamo capito tutto di come andrà ha finire la questione dell'ampliamento, quindi signori manduriani non ci aspettiamo niente di concreto da questi politici tocca ha noi prendere seri provvedimenti con qualsiasi iniziativa
Ale
gio 17 aprile 13:06 rispondi a AleNon ho capito se questa commissione d'inchiesta su all'attività' illecita connessa al ciclo dei rifiuti sia a Manduria perche' vi sono dei sospetti su questo tema?
Lorenzo Libertà per la Marina
gio 17 aprile 08:26 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaOramai in Italia voteranno solo parenti, amici e raccomandati. La gente quando vede queste " passarelle" con solite frasi di circostanza in abbinata ad azioni spot, non si tura più il naso e vota lo stesso, proprio non va più a votare. Ipocriti professionisti a prescindere dal partito 👋👋👋 Opinioni