
Autunno 2013. Eletto sindaco da pochi mesi, mi trovo sulla scrivania la comunicazione della Manduambiente, società che gestiva (e gestisce) l’impianto di smaltimento rifiuti in località la Chianca, con la quale si notificava che la volumetria disponibile per l’abbancamento in discarica dei rifiuti (allora indifferenziati) era esaurita, con abbondante anticipo rispetto alla data prevista. Emerse subito che tale situazione era stata determinata dalla scelta compiuta anni prima dal governatore Vendola, che, in veste di Commissario straordinario per la gestione dei rifiuti, aveva consentito la trasformazione della “discarica di soccorso” dell’impianto di Manduriambiente, dove doveva essere sversata la sola componente umida derivante dalla lavorazione dei rifiuti indifferenziati, in “discarica tal quale”, anticipando così di svariati anni il completamento della volumetria prevista in origine.
In realtà con quella comunicazione, accompagnata dalla minaccia, per niente velata, di chiedere ai comuni afferenti un risarcimento di 20 milioni di euro per il mancato guadagno derivante dal “prematuro” esaurimento, Manduriambiente voleva esercitare una pressione sui comuni, all’epoca riuniti nell’Aro Ta/3, affinché accogliessero immediatamente la proposta di ampliamento/sopralzo che la stessa aveva presentato. Chiaramente l’Aro, presieduta da Martino Tamburrano, allora sindaco di Massafra, eccezion fatta per il Comune di Manduria, accolse la proposta che avrebbe consentito di proseguire il conferimento alla “Chianca”, con notevole risparmio economico, ma con ancor più notevole aggravamento dell’impatto ambientale per il nostro territorio. Per questo l’amministrazione comunale da me presieduta fece ricorso al Tar contro la delibera dell’Aro con cui si autorizzava l’utilizzo in sopralzo della discarica, ottenendo l’immediata sospensione del provvedimento.
Il resto della storia lo leggerete nella seconda puntata, ma già ora una domanda sorge spontanea: perché i Commissari prima e l’attuale amministrazione poi non hanno tratto spunto dal quel ricorso del 2013 per cercare di bloccare rispettivamente il primo ed, ora, il secondo sopralzo?
Roberto Massafra, già sindaco di Manduria
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
1 commento
Lorenzo Libertà per la Marina
lun 21 aprile 14:46 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaForse per lo stesso motivo per cui qualche sindaco nulla osta allo spostamento del nuovo mega depuratore dalle campagne di Manduria a ex novo Marina di Manduria zona Urmo? 😜