Non ha avuto l’effetto che desideravano i promotori del manifesto funebre della Fiera pessima fatto affiggere dagli amici dell’ex sindaco Roberto Massafra per attribuire le responsabilità ai tredici ex consiglieri comunali che lo hanno sfiduciato e ai dirigenti comunali per la loro presunta inerzia nelle procedure di gara finita con un a di fatto. Tra l’indifferenza o la non condivisione del messaggio dimostrata dal popolo social, spicca il parere del dirigente comunale, Aldo Marino che risponde con diplomazia ma fermezza alle accuse degli ex amministratori.
Dottor Marino che giudizio esprime sul manifesto fatto circolare dalla formazione politica dell’ex sindaco Massafra?
“Non entro nel merito delle questioni politiche sollevata nel manifesto – dice -, contesto però le accuse di inerzia che offendono il lavoro di uffici e dipendenti comunali che si prodigano pur tra mille ostacoli e difficoltà a garantire i servizi di questo ente”.
Gli esponenti dell’ex maggioranza e in particolar modo l’ex assessore alle Attività produttive, Gianluigi De Donno, parlano chiaramente di ritardi nell’iter della gara. Cosa ha da dire in proposito?
“Una gara così complessa come quella per la gestione della Fiera non poteva essere gestita con la fretta né si poteva sorvolare sui controlli previsti per legge. Dalla 29 agosto 2017, data in cui sono state presentate le domande, sino alla famosa seduta in cui si è scoperto che la Rtt aveva dimenticato di inserire l’offerta nella busta, sono trascorsi meno di sei mesi, un tempo assolutamente congruo considerando il lavoro svolto”.
Dalla nomina del seggio di gara, avvenuta il 29 agosto, sino all’insediamento della commissione di gara del 13 dicembre, sono trascorsi tre mesi e mezzo, non sono tanti?
“Assolutamente no se si considera il lavoro svolto. Il tempo maggiore lo abbiamo perso perché la Rtt Service ha chiesto la verifica dei requisiti delle altre due concorrenti e questo non è stato facile; è un iter molto complesso che in genere si effettua successivamente. Quella della Rtt è stata una richiesta insolita che noi comunque abbiamo rispettato”.
A proposito della busta priva di offerta, in molti si chiedono come sia potuto accadere e qualcuno ha fatto ventilare l’ipotesi dell’imbroglio.
“Quello che posso dire io che tutta la documentazione è stata custodita con scrupolo e attenzione escludo quindi ogni possibile manomissione”.
Un’ultima domanda. Gli ex amministratori sostengono che con loro la Fiera Pessima di marzo si sarebbe fatta anche con l’incidente della busta priva di offerta? Lo ritiene possibile?
“Le dico solo che tutte le gare pubbliche devono rispettare precise regole e devono essere eseguite secondo quanto prevede il codice dei contratti. Formule diverse, veloci, non si possono certo inventare”.
Nazareno Dinoi
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3 commenti
Alessandro il grande
sab 10 marzo 2018 10:40 rispondi a Alessandro il grandeDirettore beni burocrazia e più fatti..sei come la politica parli parli e non si conclude niente io so solo una cosa che da 277 anni che si faceva la fiera a marzo, quest anno non si è fatta sicuramente non per colpa mia..
giorgio sardelli
sab 10 marzo 2018 03:46 rispondi a giorgio sardelliSig. Direttore quì si capisce che la RTT ha chiesto la verifica dei requisiti delle altre due concorrenti per allestire la fiera, ed il comune di Manduria ha effettuato senza battere ciglio pur sapendo che non era obbligato a farlo perchè la procedura si poteva e doveva fare dopo.......Ma nessuno si è reso conto che perdendo tutto quel tempo dove si andava a sparare?......O si era tranquilli per quale sarebbe stato il risultato finale andato poi in fumo per la sfiducia al Sindaco?........Perchè chi lo sa le altre due aziende non hanno presentato la loro offerta? Queste sono le domande che si pone un cittadino qualunque
lorenzo
sab 10 marzo 2018 01:23 rispondi a lorenzoE bravo il dott. Marino, burocrate preparato e ligio servitore delle istituzioni comunali. Io personalmente a prescindere dalla politica locale poco competente, dicevo, di lei non mi fiderei per istinto. Senza offesa alla persona. Sensazione.