Il trasferimento della biblioteca Marco Gatti dalla vecchia sede dell’ex palazzo di città al capannone nella zona industriale di Manduria è costato 283mila euro ed altri 120mila per i quattro anni di locazione della sede provvisoria. A scoprirlo è stato il geometra manduriano, Angelo Dinoi che ha potuto avere i documenti con una domanda di accesso agli atti.
Al termine dei quattro anni previsti, l’operazione “trasferimento” costerà oltre 400mila euro con la prospettiva di nuove spese necessarie per riportare tutto nella storica sede una volta ristrutturata. Mezzo milione di euro, almeno, alla fine della ricca giostra.
«Grazie sindaco e amministratori per il grande bene che dimostrate di avere per Manduria con i nostri soldi, è il commento ironico del geometra Dinoi che da “semplice” cittadino sta producendo un’attività di controllo più attiva di tanti politici eletti o dirigenti di partito locali.
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4 commenti
Mario
ven 17 gennaio 15:51 rispondi a MarioIntanto tutti noi cittadini contribuenti manduriani dobbiamo ringraziare il geometra Angelo Dinoi per la bravura con cui sta conducendo queste indagini, pur non essendo un politico facente parte il Consiglio Comunale, merita veramente un elogio per il suo impegno. A tal proposito non si capisce come sia possibile che l'opposizione non abbia mai indagato sui comportamenti dell'amministrazione, conoscendo sicuramente meglio di un esterno, gli atti che ne sono derivati al fine di adottare una decisione così impattante per il nostro Comune di Manduria, (la nostra Gloriosa biblioteca in un capannone con coperture in pannelli.........? Di onduline.... ? ........) mah !.......
Lorenzo Libertà per la Marina
ven 17 gennaio 14:56 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaNessun commento " cittadino illustre" 😜 mesciu Cosimo.
Vincenzo
ven 17 gennaio 08:21 rispondi a VincenzoMi piacerebbe sapere se: 1) lo stabile è stato individuato a seguito di un avviso di pubblico manifestazione d'interesse; 2) il prezzo dell'affitto è stato ritenuto congruo, con riferimento ai costi recepiti nel borsino immobiliare del'Agenzia delle Entrate-Territorio; 3) inizialmente le caratteristiche rispondevano ai requisiti richiesti, ritenuti idonei alla destinazione prevista; 4) l'eventuale adeguamento, per rendere i luoghi fruibili per le finalità previste, sono state sostenute dalla proprietà, e se diversamente, come si è agito; Differentemente ci sarebbe molto da verificare e disquisire. Dall'esame del contratto d'affitto, potrebbero emergere incongruenze con ulteriori accolli di costi per il comune e responsabilità per i soggetti coinvolti.
Gregorio
ven 17 gennaio 20:37 rispondi a GregorioBravo Vincenzo, condivido pienamente il tuo commento! Adesso siamo in attesa di un commento del “ l’ILLUSTRE” sicuramente troverà 🔦qualcosa!