![Vescovo Vincenzo Pisanello Vescovo Vincenzo Pisanello](/upload/images/821149/gallery/3716398_ead9d0_767x400.jpg)
Le dichiarazioni del procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo, che nel corso della conferenza stampa sugli ultimi arresti dei minori accusati di avere aggredito il sessantaseienne Antonio Cosimo Stano, hanno provocato la reazione della diocesi di Oria. Il procuratore aveva sostenuto «che la struttura parrocchiale è oggetto di attenzioni da parte della Procura della Repubblica territorialmente competente». Inoltre Capristo aveva detto «di essere perplesso perché la Parrocchia non è intervenuta in tempo utile nei confronti dei minori presunti responsabili dei deplorevoli fatti». Infine «che i presunti responsabili avrebbero frequentato l’oratorio della Parrocchia “San Giovanni Bosco” in Manduria, di fronte alla quale è ubicata la casa del compianto Antonio Cosimo Stano».
Ecco la replica della curia vescovile di Oria. «I fatti contestati agli indagati – scrive - sono avvenuti nell’arco temporale che va dal 3 marzo u.s. al 1° aprile u.s. in ore notturne (come specificato nella stessa conferenza, orario in cui nella Parrocchia non vi è più nessuno, considerato che le attività comunitarie sono già terminate e che il Parroco risiede altrove». Per quanto riguarda gli indagati, la diocesi fa notare che «benché minori, sarebbero però vicini alla maggiore età e … già da qualche anno non frequentavano più abitualmente la parrocchia né partecipavano alle attività formative e aggregative proposte dalla stessa, era dunque pressoché impossibile intervenire sugli stessi». In tono polemico poi il vescovo ribatte ancora. «Come già affermato in altre sedi, si ribadisce che richieste di intervento alle istituzioni preposte alla tutela dei cittadini sono state fatte più volte nel corso del tempo sia dai vicini del compianto Stano che da operatori della Parrocchia».
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