
In molti paesi italiani è ormai prassi consolidata: per “difendere” il parcheggio sotto casa, c’è chi non esita a sistemare sedie, bidoni o vecchie cassette di frutta pur di scoraggiare gli automobilisti. Una consuetudine tutt'altro che legale, ma talmente diffusa da essere quasi tollerata. A Sava, però, la scena si è caricata di un’ironia del tutto particolare: le sedie non sono di un privato cittadino, bensì sembrano provenire dagli uffici comunali.
È accaduto in pieno centro, sul frequentatissimo Corso Umberto I, proprio davanti alla sede provvisoria del Comune. Lì, tre sedie in plastica bianca sono state piazzate con cura per impedire il parcheggio di veicoli, occupando circa venti metri di una delle aree più ricercate dai savesi per sostare. La cosa non è passata inosservata: uno scatto pubblicato dal savese Maurizio Chianura su Facebook ha fatto il giro del web locale, scatenando una pioggia di commenti ironici e indignati.
“Sedie pubbliche per riservare spazio pubblico: almeno sono in regola con lo spirito di servizio”, ha commentato sarcasticamente un cittadino. Un altro ha scritto: “Il Comune ha finalmente trovato la soluzione al problema parcheggi: basta una sedia e il posto è tuo per sempre”.
Sebbene la scena abbia divertito molti, non sono mancate le critiche più serie. Diversi residenti e commercianti della zona hanno espresso preoccupazione per quella che appare come un'occupazione impropria del suolo pubblico, tanto più grave perché a compierla sarebbe la stessa istituzione che dovrebbe vigilare sul rispetto delle regole.
“In un momento in cui ogni parcheggio è fondamentale, soprattutto in centro, vedere il Comune stesso dare un simile esempio è scoraggiante”, commenta una commerciante esasperata. “Ci viene chiesto di rispettare regolamenti e normative, ma poi assistiamo a episodi come questo che sembrano contraddirli apertamente”.
Al momento dall’amministrazione comunale non è arrivata alcuna dichiarazione ufficiale. Resta da capire se le sedie siano state messe lì per errore, per un’esigenza temporanea o per semplice distrazione. In ogni caso, la vicenda ha già sollevato un polverone: l’episodio, tra il grottesco e il simbolico, riaccende il dibattito su come vengano gestiti gli spazi pubblici e su chi, davvero, abbia diritto a occuparli.
“Il messaggio che passa è devastante: se lo fa il Comune, perché non posso farlo anch’io?” – dice un commerciante della zona, esasperato dalla carenza di parcheggi che penalizza anche le attività locali. “Siamo al paradosso: prima combattevamo i cittadini che mettevano le sedie davanti casa, ora dobbiamo combattere anche quelle del Comune!”
Non è ancora chiaro se si sia trattato di un gesto temporaneo, magari per facilitare un trasloco o qualche intervento tecnico, oppure di una nuova e fantasiosa modalità di gestione del traffico. Ma una cosa è certa: la scena ha lasciato un segno, e sarà difficile dimenticare le “sedie comunali anti-parcheggio”.
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1 commento
Lalla
oggi, sab 2 agosto 11:31 rispondi a LallaA manduria in via fratelli bandiera ci sono i birilli stradali anti parcheggio, ogni mondo è paese 🤐