
«Assolto perché il fatto non sussiste». Si chiude con questa pronuncia della giudice del Tribunale di Taranto, Silvia Mauro, il primo grado di giudizio del procedimento penale aperto nel 2022 nei confronti del compositore manduriano Ferdinando Arnò. Assistito dall’avvocato Pierpaolo Astorina del foro di Milano, il musicista che vive e lavora tra Manduria e il capoluogo lombardo dove possiede uno studio di registrazione, era accusato di minacce e resistenza a pubblico ufficiale. A novembre del 2021, il maestro che intorno a mezzanotte nella piazza centrale della città stava allestendo il palco per una manifestazione musicale contri i tumori provocati dall’inquinamento, che si sarebbe tenuta il giorno dopo, fu avvicinato da due agenti della polizia di Stato che gli contestavano la diffusione di musica ad alto volume. Ne nacque una discussione molto animata tra i poliziotti e il musicista che fu ammanettato e portato in commissariato per l’identificazione. Dopo un paio d’ore l’artista fu rilasciato e denunciato per minacce e resistenza perché si sarebbe rifiutato di mostrare i propri documenti di identità.
Oltre alla denuncia e il successivo rinvio a giudizio, nei giorni successivi al compositore fu contestata anche una violazione amministrativa sulle autorizzazioni. Avrebbe dichiarato orari diversi che non coincidevano con il programma svolto per un errore del tecnico che aveva istruito la pratica. Per quell'errore Arnò ha pagato una multa di circa 1500 euro. Nel corso dei due giorni di festa, Arnò portò alla ribalta i mali che attanagliano la popolazione manduriana, dai cattivi odori, alla presenza di discariche, all’elevata incidenza di alcuni tumori.
Tornando al motivo del processo concluso ieri, il musicista ha sempre affermato che la «musica a palla» proveniva dai locali del centro ancora aperti. Il suo avvocato ha chiesto di procedere per calunnia nei confronti dei due poliziotti che lo avevano denunciato.
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Puglia
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1 commento
Gregorio
gio 20 febbraio 16:14 rispondi a GregorioBravo Signor Arnó ! Non ci crederai ma, non vedo l’ora che Lei diventi primo cittadino di questa bellissima città, in modo che riconquista di nuovo la sua bellezza!!