Il comune di Manduria con altri 15 della provincia di Taranto, hanno ricevuto dal gestore di discarica una richiesta di danaro per l’adeguamento delle tariffe sul conferimento dell’indifferenziata. Il comune, di conseguenza, per pareggiare i conti, sarà costretto ad aumentare la relativa tassa ai propri cittadini. L’imprevisto aumento relativo al triennio 2021-2023, è dovuto ad un allineamento delle tariffe rivendicato dai gestori vincitori di un contenzioso sul quale si è espresso il Consiglio di Stato rideterminando i costi, in aumento, sulla base degli indici Istat. I comuni del tarantino interessati sono: Avetrana, Carosino, Faggiano, Fragagnano, Leporano, Lizzano, Manduria, Martina Franca, Maruggio, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Ionico, Sava.
La Confcommercio di Taranto si è già mossa chiedendo un intervento straordinario della Regione Puglia e dello Stato. Per il direttore di Confcommercio, Tullio Mancino, la Regione Puglia è imputabile della responsabilità politico-programmatica della carenza impiantistica su tutto il territorio regionale. «Non ha saputo evitare tale grave situazione – afferma Mancino -, e tanto meno si sta predisponendo ad assumere l’onore finanziario degli aumenti delle tariffe, lasciando che a pagare siano i comuni e a cascata i cittadini e le imprese pugliesi laddove, nella maggior parte dei casi, gli enti comunali non dispongono delle risorse necessarie».
Questo imprevisto, fa notare invece il presidente provinciale di Confcommercio, Leonardo Giangrande, «comporta il rischio che vi siano aumenti consistenti del costo della frazione indifferenziata stimabili attorno al 50%, nonostante gli sforzi dei comuni che stanno cercando di raschiare il barile per trovare delle risorse residue per ridurre l’impatto tributario. Una matassa ingarbugliata – conclude -, che evidenzia il vuoto della Regione Puglia nella gestione di un servizio che coinvolge amministrazioni, cittadini e imprese».
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3 commenti
Pietro
lun 9 settembre 2024 03:11 rispondi a PietroPer i manduriani oltre i danni alla loro salute, pure la beffa per gli aumenti della spazzatura. Poi non ho capito perché la carenza, ormai cronica, della nuova impiantistica da parte della Regione, la debba pagare sempre la Città di Manduria. Credo proprio che in tema ambiente-salute, sia in atto proprio una persecuzione contro di noi. Ho ammirato Vespa quando al Forum Masseria ha detto a Emiliano "alla Regione ve ne fottete della parte jonica. Ci avete dimenticati".
Lorenzo Libertà per la Marina
sab 7 settembre 2024 05:36 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaE da morti di fame chiedete gli arretrati ai morti da oltre 10 anni? Incapaci di guadagnare con la raccolta differenziata dei rifiuti e in ogni dove della Marina quasi nessuno sa' della nuova ( inaugurata il 24 luglio) isola ecologica. Volantini che ne spiegano orari e giorni di apertura sono appunto solo presso l'isola ecologica? 👋👋👋 nemmeno un tabellone elettronico in piazza a San Pietro che ne facesse pubblica pubblicità? Ridicoli, bravi a spendere soldi pubblici per Boldi e Montesano ma poco inclini a far si che chi viene da fuori potesse sapere e quindi usufruire di un servizio importante. 🤡🤡 Opinioni
Ale
sab 7 settembre 2024 02:55 rispondi a AleVorrei capire con la differenziata chi ci guadagno oltre all' ambiente , con l' inquinamento che Manduria subisce, non capisco perché la città ' di Manduria deve pagare le stesse somme dei comuni che vengono a scaricare qui