E’ stato celebrato durante la solenne veglia di Pasqua, per prima volta su due neonati manduriani, il rito battesimale per immersione completa. A Manduria il battesimo è stato somministrato da don Dario De Stefano nella chiesa San Giovanni Bosco, gremita di fedeli richiamati anche dall’eccezionale evento, sul piccolo Gianmarco Domenico. Emozionatissimi i genitori e i testimoni che hanno assistito all’immersione del battezzando calato dai piedi al collo, lasciando quindi libera la testa, in un apposito catino pieno d’acqua tiepida. Si è quindi trattato di una immersione parziale, una via di mezzo tra il tradizionale battesimo per aspersione (acqua sulla fronte e testa) e l’antico rito dell’immersione totale.
Ha invece rispettato l’antico protocollo, sempre durante la veglia pasquale, il vescovo della diocesi di Oria, Vincenzo Pisanello che ha immerso completamente nell’acqua benedetta il corpicino della piccola Michela, anche lei manduriana, e di un altro neonato di Tuglie, in provincia di Lecce. Nessuna conseguenza per i piccoli che grazie ad un innato istinto presente sin dalla nascita hanno trattenuto il fiato. Dopo il bagno nel grande catino benedetto, dove i bimbi sono stati immersi per tre volte, il vescovo ha alzato al cielo i corpicini mostrandoli agli emozionatissimi genitori e ai numerosi fedeli che hanno seguito la cerimonia con molta attenzione e con un applauso finale.
Per quanto riguarda l’evento di Manduria, la scelta dei genitori e della parrocchia di adottare l’inusuale rito, è stata molto discussa sui social dove ha provocato reazioni di disapprovazione di chi l’ha giudicata come una «esibizione inutile» o «un rito medioevale che ci riporta indietro» o ancora come una «violenza nei confronti degli inconsapevoli bambini» e così via.Ha risposto su Facebook don Pompeo Delli Santi, sacerdote della parrocchia di San Giovanni Bosco. «Mi sento offeso a causa delle vostre “chiacchiere da tastiera” – scrive - , quando potreste vivere queste ore nel silenzio e nel raccoglimento per riflettere sul mistero pasquale di Cristo; capisco che siete digiuni di fondamenti biblici, teologici, ecclesiologi e spirituali ma abbiate l’umiltà di non esprimere giudizi», conclude il religioso.Anche il padre del piccolo battesimando ha preso a parola sui social. «Sono il padre del bambino – dice - il battesimo ad immersione è stato deciso sia da noi genitori che dai parroci della chiesa, dico a tutti di stare tranquilli che nessuno corre nessun pericolo».
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