
Per due anni non potranno frequentare i locali pubblici del centro. Per loro, bar, ristoranti e pubblici esercizi saranno accessibili solo nelle periferie o comunque lontano dai luoghi delle movida manduriana. Per cinque minori di Manduria è così arrivato il definitivo Divieto di accesso alle aree urbane, Dacur, per i comportamenti violenti e, per solo uno di loro, per spaccio di droga. I destinatari del cosiddetto Daspo urbano, sono i quattro minorenni indagati dalla Procura dei minori di Taranto perchè avrebbero aggredito su una spiaggia di San Pietro in Bevagna, marina di Manduria, un gruppo di giovani turisti del Nord Italia. Episodio accaduto la notte del 10 agosto dello scorso agosto. Il quinto minorenne, estraneo a questi fatti, è accusato invece di essere il fornitore di sostanze stupefacenti ai giovani frequentatori dei locali del centro. Ad emettere per tutti i cinque minorenni la stessa Dacur, è stato il questore di Taranto, Michele Davide Sinigaglia, sulla scorta delle indagini condotte dagli agenti del commissariato di polizia di Manduria alla guida della dirigente Marinella Martina.
Per due anni, dunque, i destinatari del divieto non potranno accedere ai pubblici esercizi con somministrazione di alimenti e bevande del tipo bar, pub e ristoranti o nei locali pubblici in genere (discoteche e altri ritrovi di spettacolo) presenti nell’area urbana compresa tra Piazza Garibaldi, via Mercanti, Vicolo Primo Imperale Marchese, via degli Imperiali, via Nettuno, via XX Settembre e Piazza Vittorio Emanuele (giardini pubblici). Praticamente tutto il centro cittadino compreso il borgo storico della città messapica.
Non solo non potranno entrare nei locali frequentati dai loro coetanei, ma non potranno nemmeno stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi. Un vero e proprio isolamento che durerà sino al raggiungimento della maggiore età.
Son due i fatti per i quali i primi quattro destinatari del Daspo urbano, tra i 16 e i 17 ani, sono indagati dalla Procura per i minori che ha chiesto per loro già il rinvio a giudizio. Il primo risale alla notte tra il 10 e l’11 agosto dello scorso anno quando una comitiva di turisti delle province di Milano e Brescia che si trovava in spiaggia per festeggiare la notte di San Lorenzo, fu aggredita da una decina di giovani del posto, alcuni dei quali armati di spranga di ferro e bottiglie rotte, che rovinarono la festa ai villeggianti spedendone quattro in ospedale. Uno solo dei minori «daspati» deve inoltre rispondere, con tre maggiorenni che vengono indagati dalla Procura ordinaria, di un’altra violenta aggressione avvenuta a novembre scorso ai danni di un adulto che si era frapposto tra il branco il figlio che veniva vessato e insultato dai bulli.
Il quinto minorenne, estraneo ai fatti sin qui descritti, sarebbe stato invece più volte sorpreso dalle forze dell’ordine con delle dosi di sostanza stupefacente e accusato per questo di essere uno dei tanti pusher che riforniscono i locali della movida. Anche lui per i prossimi due anni dovrà stare alla larga dai luoghi di ritrovo dei giovani, pub, bar, ristoranti e qualsiasi attività di somministrazione alimenti.
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Puglia
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11 commenti
Ale
ven 11 aprile 19:43 rispondi a AleMa che condanna e' questa dopo che hanno usato brutalita' in estate contro dei pacifici turisti che sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari , tutti siamo stati giovani ma mai si e' arrivati a tutto questo
Messapico
gio 10 aprile 23:51 rispondi a MessapicoLa migliore soluzione è l'insegnamento della educazione e del rispetto delle regole. Sicuramente i lavori socialmente utili come svolgere mansioni di pulizia e accudimento presso Case di Riposo o per la collettività come pulire strade o sfalciare erbacce nelle aree archeologiche o nei parchi pubblici sarebbe stato più costruttivo.
Messapico
gio 10 aprile 23:50 rispondi a MessapicoLa migliore soluzione è l'insegnamento della educazione e del rispetto delle regole. Sicuramente i lavori socialmente utili come svolgere mansioni di pulizia e accudimento presso Case di Riposo o per la collettività come pulire strade o sfalciare erbacce nelle aree archeologiche o nei parchi pubblici sarebbe stato più costruttivo.
Cittadino illustre
gio 10 aprile 21:29 rispondi a Cittadino illustreDelle foto di questi handicappati e coglioni si possono avere? In modo che da poter chiamare le forze di polizia dovessero frequentare il centro. P.S. me ne frego che sono minorenni......quando delinqui la scusa dell età decade e sei una merda come qualsiasi altro adulto che delinque
PETRI
dom 13 aprile 08:53 rispondi a PETRILei di illustre non ha niente e tanto meno questa redazione che censura messaggi con cui le rivolgo critiche, ma pubblica quelle di uno che discrimina le disabilità!!!
Carlo
gio 10 aprile 10:02 rispondi a Carloio personalmente li manderei a svolgere il militare fino alla maggiore eta', come hanno fatto i nostri nonni e padri, forse solo cosi' si riuscira' a mettere nuovamente ordine fra alcuni giovani , che purtroppo non sanno cosa sia il rispetto per il prossimo
Marco
gio 10 aprile 09:38 rispondi a MarcoUn po' di giustizia...
Lorenzo Libertà per la Marina
gio 10 aprile 09:02 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaGradirei un incontro con i loro genitori e li guarderei in faccia, negli occhi per 10 minuti senza parlare con lo sguardo fisso. Dopo di che farei una sola domanda : perché non vi comprate un piccolo libro, lo leggete e mi dite poi cosa ne pensate? È l' ignoranza il dramma umano di queste famiglie e dei loro figli. L' ignoranza fa più danni lei di qualsiasi altro reato. A mio avviso il daspo sposta solo il problema non lo risolve. Lo Stato avrebbe dovuto prendersi cura di questi ragazzi con obblighi costruttivi : scuola e lavoro utile per la comunità, pulire le aiuole comunali o dare assistenza alle persone sole ed anziane. Contro l' ignoranza ci vuole intelligenza costrutiva. 😜 Opinioni
Giova
gio 10 aprile 08:52 rispondi a GiovaPurtroppo se e' solo questa la pena in Italia stiamo messi male
Poveri noi
gio 10 aprile 08:48 rispondi a Poveri noiPraticamente questo intelligente del questore,porterà questi ragazzi a far casino nei locali aime,che si trovano in periferia,per la contentezza dei propietari,ma che soluzione è?? Le leggi italiane fanno ridere,tutelano questi delinquenti.
Maurizio Dinoi
gio 10 aprile 08:10 rispondi a Maurizio DinoiNon c'è che dire,una pena esemplare,i delinquenti in questione ne rimarranno traumatizzati per il resto della vita....se non si trattasse di cose terribilmente serie,ci sarebbe tanto da ridere...