
E’ già scattato da ieri e durerà sino al 30 ottobre prossimo, il divieto di balneazione nel fiume Chidro e la sua foce e il divieto di accesso in tutte le sue aree di pertinenza, sponde e sottoponte e compresi.
Anticipando i tempi, il sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro, ha firmato l’ordinanza che riproduce sostanzialmente quella della passata stagione con qualche correttivo sui controlli
E’ già in programma il cambio della recinzione metallica sui due lati del fiume che sarà sostituita da paletti di legno e corde, migliori esteticamente ma più facili da oltrepassare. Per questo l’intera area sarà controllata da un sistema di videosorveglianza di prossima installazione. A controllare il rispetto dei divieti ci saranno anche le squadre delle associazioni di volontariato, da convenzionare, e della protezione civile comunale che rafforzeranno la loro presenza nei fine settimana.
Ecco nel dettaglio cosa prevede l’ordinanza del sindaco.
E’ interdetta al pubblico l’intera area del fiume Chidro;
E’ interdetta al pubblico l’intera area delimitata da recinzione in ferro di accesso alle strutture abbandonate e fatiscenti del consorzio Arneo per motivi di sicurezza, e di pubblica incolumità;
E’ interdetta l’intera zona di pertinenza proprietà comunale fatiscente e pericolosa (area sequestrata alla mafia ex Tutti Frutti);
È fatto divieto di accesso, stazionamento per le persone sotto il ponte sovrastante la foce del fiume Chidro;
È fatto divieto assoluto di tuffi dal ponte;
È fatto divieto di balneazione nella foce del fiume;
E’ fatto divieto assoluto di balneazione all’interno dei corridoi che portano alle vasche di pertinenza del Consorzio dell’Arneo.
L’atto inoltre prevede l’attivazione dell’illuminazione notturna della zona della foce del fiume e zone adiacenti e limitrofe;
E’ consentito l’accesso straordinario ai siti ai soli operatori individuati dall’amministrazione comunale;
E’ fatto obbligo a chiunque spetti, di osservare e far osservare quanto disposto nella presente ordinanza.
Demanda all’ufficio di polizia municipale e a tutte le Forze dell'ordine operanti nel territorio manduriano di verificare l'avvenuta esecuzione del presente provvedimento, nei termini da esso previsti;
Il non rispetto dell’ordinanza prevede una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.
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8 commenti
R&R
dom 14 aprile 2024 02:59 rispondi a R&RFate bene...io chiuderei anche il fiume di borraco...così gli incivili magari se ne stanno buoni buoni a casa
Francesco Catapano
dom 14 aprile 2024 12:06 rispondi a Francesco CatapanoNon sono affatto d'accordo delle direttive del nostro caro sindaco, bastava far osservare i divieti e di conseguenza l'educazione, come? No campeggio, no sostare sotto il ponte, non giocare a palla, no assoluti ai tuffi e non varcare aldilà del ponte verso la vasca non portare cani (preciso che ho un cane) e altro. Ma vietare il bagno è un paradosso. Aggiungerei, cosa importante, che non si fa nulla per deviare il corso del fiume nel sua direzione naturale: adesso sta corrodendo verso la strada mettendola in pericolo. Sapete il perché? Perché sono impegnati a multe e parcheggi. Grazie amministrazione, mi pento solo una cosa: avervi votato.
Daniele
dom 14 aprile 2024 11:33 rispondi a DanieleTantissimo impegno e dedizione per salvaguardare il fiume dai natanti.....ma concessione di scarico a mare a poche centinaia di metri....questa si che è coerenza.
Daniele
dom 14 aprile 2024 11:30 rispondi a DanieleInterverrà anche la SWAT in caso di bagno nel fiume?
Fernando Maria Maurizio Potenza
sab 13 aprile 2024 03:00 rispondi a Fernando Maria Maurizio PotenzaConsiderato la poca civiltà di alcuni, ritengo che nell'attesa della realizzazione del progetto del Parco del Chidro, sia necessario tale direttiva, soprattutto per salvaguardare ciò che è rimasto del nostro bellissimo territorio. Vorrà dire che chi usava il fiume per tornare a casa sciampato e docciato, usando bagni schiuma di ogni genere, tornerà portandosi sulla pelle il sapore e la sabbia del nostro bellissimo mare.
Gregorio
sab 13 aprile 2024 10:08 rispondi a Gregoriocondivido pienamente la tua opinione
matteo smeraldi
sab 13 aprile 2024 09:22 rispondi a matteo smeraldiperchè il comune non obbliga il cosiddetto consorzio di bonifica a bonificare larea appestata dall'ecomostro da lui stesso abbandonato li ad inquinare? Visto che lo stesso comune ammette che è pericoloso per la sicurezza pubblica? Non sia mai che calpestano i piedi ai loro amici di merende...
Maurizio Dinoi
sab 13 aprile 2024 08:12 rispondi a Maurizio DinoiDittatura comunale