Sabato, 23 Novembre 2024

Attualità

Il ricorso preparato dal pool degli avvocati ingaggiati dal comune

Il caso Avetrana-Disney: perché il film danneggia il territorio e la popolazione

Il manifesto Il manifesto

In data 25 ottobre 2024 sarà trasmessa, sulla piattaforma streaming Disney Plus, la serie TV «Avetrana. Qui non è Hollywood» realizzata dalla casa cinematografica Groenlandia s.r.l. che, a dispetto del titolo, sembrerebbe rievocare il delitto in cui perse la vita la giovane Sarah Scazzi.

Il Sindaco Prof. Antonio Iazzi, nel farsi portavoce della comunità avetranese, ha evidenziato che la stessa ha da sempre cercato di allontanare «da sé i tanti pregiudizi dettati dall’omicidio», dal momento che la tragedia destò sgomento nella collettività, interessata da una imponente risonanza mediatica, che stimolò l’Ente a costituirsi parte civile nel processo penale a carico di Missere Michele + altri; processo giunto sino in Cassazione con la condanna degli imputati al risarcimento del danno all’immagine in favore del Comune di Avetrana per una serie di riflessi negativi sulla collettività avetranese.

La messa in onda del prodotto cinematografico rischia invece di determinare - prescindendo anche dal contenuto che al momento si ignora – un ulteriore attentato ai diritti della personalità dell’Ente comunale accentuando il pregiudizio che il titolo già lascia presagire nel catapultare l’attenzione dell’utente sul territorio più che sul caso di cronaca.

Per tali ragioni il pool difensivo del Comune di Avetrana composto dai Prof. Avv. Fabio Saponaro, Avv. Stefano Bardaro e Avv. Luca Bardaro ha depositato un ricorso cautelare d’urgenza presso la competente Autorità giudiziaria per chiedere la rettifica della denominazione della serie tv e la sospensione immediata della stessa, evidenziando altresì che risulta indispensabile visionarla in anteprima al fine di appurare se l’associazione del nome della cittadina all’adattamento cinematografico susciti una portata diffamatoria rappresentandola quale comunità ignorante, retrograda, omertosa, eventualmente dedita alla commissione di crimini efferati di tale portata, contrariamente alla realtà.

I dubbi e le perplessità della comunità avetranese, recepite dal pool difensivo, sembrano da ultimo avvalorate dalla recensione del film, pubblicata sul portale della Fondazione Ente dello Spettacolo (cinematografo.it), che rimanda all’idea di “un’Italia oscura e spaventosa abitata da mostri della porta accanto. Una porta verso gli inferi dai quali non si fa ritorno”, ambientata “tra terre riarse, strade abbacinanti per il sole, tristi bar centri di incontri serali” che tende a far “rivivere un mondo di provincia chiuso e asfissiante guidato da una cattiveria che segna senza via di scampo relazioni, amicizie e parentele”.

Noi riteniamo che la nostra comunità, chiude il Sindaco di Avetrana, meriti rispetto e una giusta connotazione e che la notorietà sia sempre più determinata dei tanti tesori che la storia ha lasciato, dal complesso fortilizio agli ipogei, da un prestigioso sito del neolitico alla Chiesa Matrice ed alle cappelle. Ricordiamo a tal proposito che nel luglio del 2022, con atto ufficiale della Regione Puglia, Avetrana è stata riconosciuta “Città d’Arte” e quindi inserita nell’ “Elenco regionale dei comuni ad economia prevalentemente turistica Città d’arte”. A ciò si aggiungano l’accoglienza, l’ospitalità, la generosità ed altre peculiarità che da sempre caratterizzano la stessa cittadinanza.   

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