Nuova svolta nel «caso» delle 73 bottiglie di Primitivo che il comune di Manduria ha donato per Natale a Jannik Sinner per le sue vittorie sui campi di tennis di tutto il mondo. Il Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf), ha disposto il sequestro delle bottiglie destinate al campione per i prelievi necessari ad identificare il loro reale contenuto. Gli inviati dell'organo di controllo ufficiale del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali che operano sul territorio nazionale, hanno eseguito accessi ispettivi al «Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Doc e Docg» e alle «Cantine Produttori Vini Manduria», quest'ultime avrebbero imbottigliato il vino in questione. Almeno così è indicato sul retro etichetta che la stessa azienda ha già disconosciuto con una diffida indirizzata alle «Vinerie Baldari» di proprietà dell’assessore all’agricoltura del comune di Manduria, Isidoro Mauro Baldari, ideatore e fornitore dello speciale cadeau natalizio la cui spedizione era stata annunciata con enfasi con una nota ufficiale dal sindaco della città Messapica, Gregorio Pecoraro.
Gli ispettori dell’Icqrf sono stati nella sede del Consorzio di Tutela ed hanno sentito la presidente Novella Pastorelli che già all’indomani della notizia del regalo e delle foto delle bottiglie di «Primitivo Sinner» prive del bollino di qualità, aveva inviato la segnalazione al Ministero dell’agricoltura, ai carabinieri del corpo forestale e al dipartimento repressione frodi che si è mosso immediatamente. La contestazione notificata all’impresa imbottigliatrice è l’assenza della fascetta di controllo e tracciabilità fornita dalla Zecca di Stato e resa obbligatorio dal 2023. La «Produttori Vini Manduria, da parte sua, si era già premunita prendendo le distanze dal prodotto destinato a Sinner affidando incarico al suo avvocato che concedeva 15 giorni di tempo alla vineria dell’assessore Baldari per cancellare il proprio codice identificativo e il lotto del Primitivo messo in bella mostra sulla retro etichetta delle 73 bottiglie. Anche il Consorzio di tutela, da parte sua, si era mosso in tal senso mettendo in dubbio l’autenticità del prodotto in assenza della tracciabilità.
Un'altra stroncatura al regalo partito dal municipio della città del Primitivo, l’avevano poi data i genitori del tennista che (all'insaputa del pastrocchio), non avevano ritirato le bottiglie preferendo lasciarle al sindaco di Sesto, Thomas Summerer, incolpevole incaricato della consegna. Il primo cittadino del paesino sulle Dolomiti, nella speranza che non le abbia distribuite agli ospiti del comune così come avevano espressamente chiesto i genitori del tennista, dovrà ora riconsegnare tutto agli ispettori del Ministero che preleveranno un campione di vino da analizzare. Imbarazzante silenzio, intanto, da parte del sindaco Pecoraro e del suo assessore Baldari. A parlare sono stati i consiglieri di maggioranza che in una nota diffusa alla stampa hanno espresso solidarietà all’assessore-imprenditore dicendosi pronti a difenderlo dagli attacchi definiti «politici e personali».
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Puglia
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4 commenti
Uccio
oggi, dom 19 gennaio 10:15 rispondi a UccioLa mia speranza è che vengono perseguito a norma di legge
Pippinu
oggi, dom 19 gennaio 09:25 rispondi a PippinuSperiamo che la situazione non si complica ulteriormente.. perché il Signor “ ILLUSTRE “ non trova pace! 😜🤣🤣🤣🤣🤣
Cosimo
oggi, dom 19 gennaio 08:53 rispondi a CosimoMamma mia.....davvero scandaloso....pecoraro sei lo sdegno di tutta manduria.....non esistono parole così brutte x descriverti.....che schifo..... ma a casa tua niente di dicono? Non ti consigliano di prendere una canna da pesca e ti ni ai a purpi
Vincenzo
oggi, dom 19 gennaio 08:33 rispondi a VincenzoSe le cose si complicano, si potrebbe fare ricorso a un colpo da maerstro, anzi da prestigiatore. Tirando fuori dal cappello il provvidenziale coniglio, la giunta comunale, capitanata dallo straortdinario stratega, nonché sindaco, al fine di tutelare l'onorabilità dell'intera cittadina, potrebbe conferire mandato al legale del comune. Ovviamente, a spese della collettività. Tanto è risaputo che a Manduria, anche le assurdità possono concretarsi.