
Avevo 12 anni quando per la prima volta sentì parlare di Olocausto. In quel lontano giorno giurai a me stessa, che per quanto fossi vissuta, non avrei mai permesso che non si ricordasse. Avevo 12 anni e per me da quel giorno, ogni giorno è stato il giorno della memoria.
Non un dovere storico, ma un dovere umano il non dimenticare. Quella che viene identificata come Shoah, o ciò che conosciamo come Olocausto, fu la pagina più nera della storia del cammino dell’uomo! No! Non ebbe uguali per quanto ci si sforzi di fare “paragoni”, per quanto si cerchi di negare che sia mai esistita.
Basterebbero le cifre per far comprendere l’orrore, ma sarebbe come ridurre uomini, donne, bambini, a numeri.
Basterebbe l’orrore di ciò che avvenne ad Auschwitz-Birkenau, che non furono i soli campi di sterminio, ma furono i più conosciuti.
Basterebbe un nome solo per creare sgomento e orrore. Basterebbe solo quel nome perché sulla terra scenda il buio di tutto ciò che è coscienza umana: Josef Mengele.
Non l’unico, né il solo, ma quello che fu tra i più efferati criminali che si possano immaginare.
Mengele, medico genetista, eseguiva la selezione all’arrivo al campo tra chi dovesse sopravvivere e chi fosse destinato direttamente alle camere a gas, per questo venne chiamato l’angelo della morte.
Mengele selezionava “materiale umano” da usare come cavie nei suoi esperimenti… la sua ossessione erano i gemelli, i nani e chiunque fosse affetto da malformazioni genetiche.
Cavie umane
Ai bambini veniva inoculato il blu di metilene nelle iridi per vedere se diventassero blu… eseguiva trapianti di organi e trasfusioni di sangue tra gemelli, senza anestesia, senza nessun riguardo al dolore e alla sofferenza, per testarne la sopravvivenza… inoculava virus e batteri letali per sperimentare cure… uccideva con punture letali i gemelli monozigoti nello stesso istante per eseguire l’autopsia e costatare cosa succedesse a due gemelli morti nello stesso istante…
Le donne avevano un trattamento non meno crudele… venivano portate in una baracca e su di loro si eseguivano mutilazioni dei genitali, asportazione dell’utero per renderle sterili…
Questo era Auschwitz!!! Questo e tanto altro e non lo scrivo per il gusto del macabro, ma perché a nessuno venga in mente di paragonare la Shoah ad altro!!!
Ma ciò che identifichiamo come il genocidio del popolo ebreo, riguardò anche i rom, gli omosessuali, alcuni dissidenti politici.
Ciò che fu numericamente più devastante per un popolo, trova origine in quell’ossessione per “la razza pura” che portò per primi, gli stessi figli di quella Germania a trovare la morte: i disabili.
I primi su cui si sperimentarono punture letali, camere a gas, forni crematori. Le famiglie consegnarono i loro cari a quelle putride mani di assassini, con l’inganno che sarebbero stati curati mentre trovarono l’atrocità della morte!
Molto di ciò che venne fuori al processo di Norimberga, fu segregato per anni perché troppo infamante per l’umanità! Abbiamo aspettato decenni perché fosse a conoscenza di tutti, insieme non solo alle testimonianze, ma anche alle immagini di quei campi di sterminio.
Fortunata Barilaro
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