Delle 73 bottiglie di Primitivo di Manduria destinate a Jannik Sinner che l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero dell’Agricoltura ha deciso di sequestrare, per verificarne la qualità e l’autenticità, 5 di queste sono state regalate e probabilmente già consumate dagli assessori e dal segretario comunale del comune di Sesto, piccolo comune in provincia di Bolzano dove risiede la famiglia del campione.
Secondo quanto viene riportato dal Corriere del Mezzogiorno, a distribuire le bottiglie ai componenti della giunta di quel paesino è stato il sindaco di Sesto, Thomas Summerer, destinatario dei cartoni spediti dal comune di Manduria con l’incarico di consegnare le bottiglie ai Sinner. I quali, come è noto, avrebbero gradito il pensiero, preferendo però lasciarlo a disposizione del primo cittadino di Sesto che ha iniziato a distribuirle.
E’ il nuovo risvolto dell’incredibile storia che sta gettando ombre sul famosissimo Primitivo di Manduria e la sua immagine. Questo grazie a quella che, a voler essere buoni, si può definire come una leggerezza del sindaco manduriano, Gregorio Pecoraro e dei suoi assessori, Isidoro Mauro Baldari e Fabiana Rossetti. Il primo, assessore all’agricoltura e titolare di una vineria, per aver fornito le bottiglie cambiando etichette privandole del bollino di tracciabilità obbligatorio per legge, di fatto, si sospetta, contraffacendole, la seconda per aver patrocinato e diffuso la notizia con tanto di foto, sua e delle bottiglie incriminate, il tutto marchiato con un comunicato ufficiale dell’Ufficio del sindaco.
Gli inviati del ministero che la settimana scorsa hanno fatto visita alle vinerie Baldari oltre che alla cantina Produttori Vini Manduria, presunta imbottigliatrice del Primitivo Sinner e al Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria che aveva presentato un esposto al Ministero e ai carabinieri del corpo forestale, dovranno ora indagare sullo strano caso alla ricerca dei responsabili di quella “leggerezza” che non fa certo bene al prodotto principe del territorio.
Il primo a sollevare dubbi sull’operazione Sinner, è bene ricordarlo, è stato il consigliere comunale del gruppo Progressista, Domenico Sammarco, autore di un accesso amministrativo per verificare la regolarità del pacco regalo. Accesso che ancora non gli è stato concesso.
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3 commenti
Vincenzo
oggi, mar 21 gennaio 09:08 rispondi a VincenzoSi narra che il re Mida, ottenne da Dioniso il potere di trasformare in oro tutto ciò che toccava. Non possiamo dire altrettanto per gli amministratori del comune di Manduria, capitanati dal sindaco. Ma acostoro è riconosciuto un potere altrettanto stupefacente. Infatti, mutuando il potere delle Oinotrope (trasformatrici di vino), sono riusciti a trasformare in Primitivo, un vino dalla dubbia provenienza. Ora non resta che auspicarsi che, per via di un’ulteriore mutamento, non divenga aceto.
Alessandra Moscogiuri
oggi, mar 21 gennaio 08:38 rispondi a Alessandra MoscogiuriMamma che squallore con questa storia del vino a Sinner! Mi chiedo non si potevano mandare semplicemente delle bottiglie di Primitivo di qualsivoglia cantina senza cadere così in basso? Senza nessun orgoglio e identità geografica (vedi LANGHE), tutto fatto all'insegna dell'improvvisazione, come gli sprovveduti!!! Storia infinita e rottura di ...
Cittadino illustre
oggi, mar 21 gennaio 09:09 rispondi a Cittadino illustreÈ lei e quelli come lei che state facendo diventare pesante questa storia a causa dei vostri commenti dettati dall' astio contro questa amministrazione senza usare mai un po' di logica. Non è un opinione ma un dato di fatto