Claudio Ferretti
Dopo le dimissioni del vicesindaco Vito Andrea Mariggiò, una nuova tegola si abbatte sull’amministrazione Pecoraro. E questa volta la crisi non è politica ma operativa. Ieri il dirigente del settore Lavori pubblici, ingegnere Claudio Ferretti, si è dimesso dall’incarico ed ha chiesto un’aspettativa di sei mesi dal lavoro. Alla base delle dimissioni ci sarebbe ancora una volta l’arroganza e l’ingerenza del sindaco Gregorio Pecoraro e del suo assessore Piero Raimondo negli affari di competenza del tecnico che si sarebbe sentito scavalcare dai politici in decisioni che erano di sua competenza.
Comportamenti, questi, ripetuti nel tempo e che sarebbero esplosi di recente nella gestione delle concessioni delle spiagge ai privati ma anche in altri ambiti relativi sempre ai lavori pubblici.
A comprendere la gravità di tali dimissioni è il geometra manduriano, Angelo Dinoi che fa un’analisi di ciò che si verrà a creare con l’assenza di una figura così importante per un settore delicato della macchina amministrativa. «Con le dimissioni dell’ingegnere Ferretti - afferma il tecnico -, i problemi saranno ancora più gravi visti gli importanti lavori che sono in piedi, uno tra tutti quello sulla rigenerazione del viale della stazione, come la realizzazione del parcheggio nell’ex area mercato coperto o l’assegnazione dei nuovi tratti di spiagge ai privati, l’ampliamento della discarica, la pubblica illuminazione e così via». La causa di tutto, conferma Dinoi, «è la cattiva gestione, le incomprensioni oltre all’arroganza e presunzione che questa amministrazione mostra verso i propri dipendenti». Le dimissioni di Ferretti, prosegue il geometra Dinoi, sarebbero frutto «dell’incapacità, della superbia e dell’arroganza, di chi amministra il nostro comune, come già dimostrato più volte in questi anni». Per l’attivista Dinoi, infine, «è arrivato il momento, per il sindaco e l’intera amministrazione di fare un passo indietro e dimettersi per il bene del Comune e di tutta la cittadinanza».
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