Mercoledì, 2 Luglio 2025

Ambiente

Gli ecologisti denunciano l’impatto degli impianti sulle terre del Primitivo e chiedono più trasparenza e coinvolgimento del territorio

Manduria sotto assedio dai progetti eolici: Europa Verde-Verdi/AVS lanciano l’allarme “green washing”

No all'eolico No all'eolico

Si riaccende il dibattito sull’energia rinnovabile e sull’impatto delle grandi opere sul territorio. Questa volta al centro dell’attenzione ci sono cinque progetti per impianti eolici presentati al Ministero dell’Ambiente e in attesa di valutazione sul portale “Valutazione e Autorizzazioni Ambientali”. I progetti interessano direttamente il territorio di Manduria e dei comuni limitrofi, ricadendo nelle pregiate terre del vino Primitivo, una delle eccellenze agricole della Puglia.

A denunciare la situazione è Europa Verde - Verdi/AVS, che, pur ribadendo il pieno sostegno alla transizione energetica e all’uso delle fonti rinnovabili, solleva forti dubbi sulla reale sostenibilità ambientale e sociale di questi interventi.

“Ci troviamo ancora una volta di fronte a iniziative che si presentano come ecologiste – spiegano Gregorio Mariggiò, Rosa D’Amato e Anna Mariggiò, referenti del partito – ma che nei fatti rischiano di tradursi nell’ennesimo caso di green washing. Alcuni dei progetti prevedono l’espianto di vigneti, con pesanti ripercussioni economiche sul comparto vitivinicolo locale.”

Gli ecologisti criticano la scarsa trasparenza dell’intero processo autorizzativo: nonostante le richieste debbano passare anche per gli enti locali, manca un reale coinvolgimento dei cittadini, dei produttori agricoli e dei portatori d’interesse. “Perché gli amministratori non convocano incontri pubblici prima della scadenza dei termini per le osservazioni?”, si domandano i rappresentanti di Europa Verde.

Oltre ai progetti eolici, sul portale ministeriale sono presenti anche quattro impianti fotovoltaici e due richieste di ricerca di idrocarburi, una delle quali con l’uso dei controversi airgun, che potrebbero interessare il mar Ionio.

Europa Verde-Verdi/AVS propone una diversa visione della transizione ecologica: sì alle rinnovabili, ma senza sacrificare i territori produttivi e agricoli. La soluzione? Utilizzare terreni incolti e incentivare l’autoproduzione energetica, ad esempio favorendo l’installazione di pannelli fotovoltaici su tetti e strutture esistenti.

Nel frattempo, il movimento ecologista fa sapere che si opporrà in tutte le sedi istituzionali ai progetti ancora aperti, compresi quelli di ricerca offshore, e chiede all’amministrazione comunale di Manduria, che avrebbe già espresso parere negativo, di istituire gruppi di lavoro partecipati per esaminare nel dettaglio ogni proposta in corso e futura.

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6 commenti

  • Cm
    mer 18 giugno 18:54 rispondi a Cm

    Se la memoria non mi inganna, sono le sinistre europee ad aver dato carta bianca alle multinazionali. Non si può votare a favore ed in seguito scaricare la responsabilità a chi non ha più strumenti per opporsi. Un po' di coerenza ed ammettere l'errore sarebbe il minimo sindacale di onestà e dignità.

  • maurizio conticelli
    dom 15 giugno 12:04 rispondi a maurizio conticelli

    Considero l'intervento dei partiti mera propaganda, se è vero che l'intero arco parlamentare ha avallato una normativa, peraltro in continua evoluzione, tutta sbilanciata in favore delle lobbies delle rinnovabili. E' stata di fatto cancellata la pianificazione territoriale a livello di enti locali e regionali. I progetti depositati e in istruttoria o in corso di autorizzazione sopravanzano enormemente la soglia degli obiettivi previsti dal PNIEC. Siamo di fronte al pianto del coccodrillo!

  • P 60
    sab 14 giugno 16:24 rispondi a P 60

    AVS perdonatemi siete tutto il contrario di tutto ma voi nelle vostre case i panni li lavate a mano la sera in casa accendete le candele non credo voi usate più apparecchi elettrici di altri come il vostro lider Frantoiani che si muove con una TESLA elettrica e per fare la corrente per il momento oltre centrali termivalorizatori pale eoliche pannelli fotovoltaici non ne vedo se voi avete altro fatelo

    • Gregorio
      sab 14 giugno 21:39 rispondi a Gregorio

      Gent. P60, ti rispondo subito. Io sono contrario a questo tipo di progetto, perché non è possibile che per installare una pala eolica bisogna SACRIFICARE 100 metri quadri di terra FERTILE, quando si può benissimamente fare su terreni non fertili. Poi per quanto riguarda le auto elettriche, ancora non si ha la certezza assoluta della durata e..aggiungo, per produrre UNA batteria al LITIO bisogna estrarre un TOT di chili di materiale. Varie aziende sono a rischio di bancarotta!!

  • Gregorio
    sab 14 giugno 14:32 rispondi a Gregorio

    Sono stato sempre contrario all’installazione di questo tipo di impianto ( aggiungo) su un terreno agricolo FERTILE. Ma sono favorevole se l’impianto si installa su , esempio: vecchie cave, terreni piene di sassi ( SQÙEZZI ) vecchie discariche, insomma, terreni bruciati dove la vegetazione è impossibile. Ricordo che dobbiamo ( tutti ) tutelare l’ambiente.

  • Renga
    sab 14 giugno 12:47 rispondi a Renga

    Avs Tutto ed il suo contrario!

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