
Nuove analisi ambientali con dati attuali e più aggiornati per verificare la presenza di inquinamento dell’aria e della falda acquifera in contrada La Chianca, così da poter chiedere la chiusura della discarica Manduriambiente. E poi, mobilitare quanti più cittadini possibile in vista del consiglio comunale monotematico del 6 maggio.
Sono state queste le due proposte principali concordate ieri dal Comitato contro il secondo sopralzo approvato lo scorso 19 aprile dalla Regione Puglia che si è riunito ieri sera in via Imperiali 8, in pieno centro storico a Manduria in un’assemblea pubblica che ha avuto una discreta ma determinata partecipazione. «Bisogna smuovere le coscienze dei cittadini», è il messaggio rilanciato dal consigliere comunale Domenico Sommarco, che ha moderato il dibattito. Tra i presenti i consiglieri comunali Lorenzo Bullo, Silvia Mandurino, Gregorio Perrucci, poi l’ingegnere Antonio Curri, il professore Enzo Caprino, l’attivista Arcangelo Durante e altri membri del comitato.
«Le due iniziative saranno presentate lunedì prossimo alla massima assise cittadina con la speranza – confessa il consigliere civico Sammarco – , che partecipino il presidente Emiliano e i consiglieri regionali invitati». Secondo il comitato, ci sarebbero anche da valutare altri problemi tecnici e inadempienze contrattuali da parte della società che gestisce Manduriambiente. Ma resta un altro nodo da sciogliere: quello con il comitato dell’amministrazione Pecoraro, che si è dichiarato legittimo e più idoneo promotore della battaglia ma di cui si è persa traccia.
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