Per cinque anni è stato sotto processo con l’accusa di aver picchiato sua figlia allora minorenne. Alla fine il giudizio della magistratura è stato a suo favore con l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”.
Si è conclusa così per un manduriano, F.P., la triste vicenda che è stata l’estrema conseguenza di un rapporto finito male con la moglie e il conseguente allontanamento dal nucleo famigliare e dalla figlia che nel 2017 lo aveva denunciato per violenza personale e lesioni. Accompagnata dalla madre, l’allora sedicenne si era recata dal medico lamentando dolore ad un braccio e al volto quale causa di uno schiaffo ricevuto dal padre che l’avrebbe strattonata e afferrata per un braccio per farla salire in macchina. Per questo la ragazza aveva avuto una prognosi di 4 giorni di guarigione.
Difeso dagli avvocati Franz Pesare e Armando Pasanisi, l’uomo ha dimostrato la falsità delle accuse, versione confermata anche da un testimone che era presente al momento della presunta aggressione e che al giudice ha raccontato tutta un’altra versione dei fatti.
Così il tribunale di Taranto in composizione monocratica ha assolto con la formula piena il presunto padre violento. La giudice Loredana Galasso che ha letto il dispositivo di sentenza, ha chiesto novanta giorni per il deposito delle motivazioni.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.