Una piccola necropoli di epoca messapica con una decina di tombe, alcune non ancora esplorate, altre con ancora resti umani evidenti sul fondo, è venuta alla luce nel quartiere archeologico di Sant’Antonio a Manduria. La testimonianza dell’antico popolo vissuto intorno al terzo secondo avanti Cristo, è affiorata a pochi centimetri dal livello stradale durante i lavori di scavo dell’Acquedotto pugliese impegnato nella posa in opera della condotta fognaria nel quartiere. La zona, densamente abitata, è quella intorno al Parco Archeologico recentemente inaugurato dopo importanti lavori di restauro realizzati con tre milioni di euro del Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia.
Le tombe scoperte occupano la parte finale della strada che costeggia la ferrovia del Sud Est e sembrano continuare verso la vicina massicciata dei binari. Sono bene evidenti, infatti, almeno due sepolture ancora coperte che si perdono sotto la recinzione della strada ferrata. Dalle caratteristiche simili alla vicina necropoli del Parco che conta circa 1200 tombe di ogni forma e dimensione, quelle in questione potrebbero essere l’estensione della zona di sepoltura che i Messapi avevano realizzato oltre le mura megalitiche che proteggevano gli abitanti. Oltre alle fosse, la terra appena smossa ha portato alla luce due manufatti di pietrame legato da malta e terra che sembrano essere fondamenta di costruzioni di epoca più recente ma comunque antichissime edificate sopra le tombe che in quel punto risultano spezzate in due. Tocca poi aspetti etici e igienici la presenza alla base di una tomba di resti umani semisepolti nel fango. Si notano bene parti di femore e una porzione di calotta cranica lasciati lì da almeno tre settimane alla mercé delle intemperie e degli animali.
A quanto pare il progetto di canalizzazione della fogna prevede proprio lì la realizzazione di un’opera idrica necessaria alla spinta dei reflui. All’azienda incaricata dei lavori, non potendo distruggere l’importante scoperta, non resterà che cercare un altro posto nelle vicinanze dove spostare la cabina di spinta. Sulla fine che farà l’eccezionale scoperta non sembra ci siano alternative se non quella di richiudere tutto così com’è stato fatto in passato con altri reperti trovati e restituiti all’oblio dopo aver recuperato i reperti trovati all'interno. Ricchezze solo in parte restaurate ed esposte nei musei e nelle mostre permanenti di Manduria e Taranto, in gran parte abbandonati negli affollati depositi della Soprintendenza archeologica.
La gente del posto ricorda un altro importante ritrovamento avvenuto sei anni fa a poche centinaia di metri dalla piccola necropoli vicino al Parco. Anche in quel caso il sottosuolo regalò un’altra delle sue antiche meraviglie: una tomba a fossa rettangolare, di sicura età messapica, con una fantastica decorazione ai bordi superiori tipica delle dimore signorili di un tempo. Una delle poche di questo genere con elegante decorazione a meandro cosiddetto continuo di colore rosso e blu. In quel caso le soluzioni per conservarlo e restituire alla storia l’importante e rara testimonianza furono tante. Un imprenditore si disse disponibile anche a finanziare un progetto per il recupero ma i responsabili della Soprintendenza e l’amministrazione comunale trovarono più comodo ricoprire tutto dopo aver recuperato vasi e antiche monete.
Nazareno Dinoi
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6 commenti
Giuse Dinoi
mar 7 gennaio 18:31 rispondi a Giuse DinoiChi ha costruito nella zona Sant'Antonio negli anni passati ovvero nelle prececedenti e vecchie amministrazioni tutta la zona archeologica data come edificabile a commesso un crimine perchè poteva ricavare un'attrazione turistica che all'epoca con l'ignoranza che c'èra hanno fatto asfaltare e cementificare tutto per soldi ovviamente, quell'ignoranza si è tramandata nel tempo e penso che continuerà a prevalere,basta vedere gli scavi di pompei li sono molto inteligenti non hanno mai fatto cementificare nulla ed hanno creato un'attrazione che produce soldi.
Egidio Pertoso
mar 7 gennaio 14:13 rispondi a Egidio PertosoLavori che vengono eseguiti accapocchia. Bastava fare dei rilievi preliminari per non avere " sorprese "., di sicuro, gia' a conoscenza. Ora aspettiamo le "sorprese" durante la costruzione del parcheggio sotterraneo in area dell' ex mercato coperto. E dire che ci fanno pagare pure le tasse per queste imbecilli inadeguatezze !
Lorenzo Libertà per la Marina
mar 7 gennaio 09:06 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaChi ha il pane non ha o denti. Ma hanno le mani lunghe, molto lunghe. Questo paese tra storia, agricoltura e mare dovrebbe avere ricchezza e posti di lavoro a go go. Invece ha bruttezza, ignoranza e tanta fame di soldi facili. Ecco perché dal 1950 ad oggi nulla è cambiato e tanti Manduriani sono emigrati in tutto il mondo. Pochi mangiano e gli altri sopravvivono. Finito il turismo con i prezzi alti e pochi investimenti in arte, cultura, riserve naturali e tutela della bellezza, Manduria diventerà niente. Tanto oramai il vino primitivo lo fanno ovunque. Opinioni
Paola
mar 7 gennaio 14:11 rispondi a PaolaSante parole,però c'è il menefrechismo di chi comanda e mangia denaro
Lorenzo Libertà per la Marina
mar 7 gennaio 16:46 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaNon è menefreghismo purtroppo. A mio avviso è furbizia senza " giudizio". Da decenni però, non da oggi 😜
Gregorio
mar 7 gennaio 14:08 rispondi a GregorioDai Lorenzo non dire così !!! Ricordati che abbiamo l’amministratore del cambiamento…( nel peggio) !!! Altro che calunnie !! Sempre mia opinione!