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Nudisti a Torre Guaceto, ok dal Consorzio
Nudisti a Torre Guaceto, ok dal Consorzio | © n.c.BRINDISI - Tra le dune di Torre Guaceto, oltre alle prateria di Posidonia e alle coltivazioni biologiche di pomodorini Fiaschetto, da quest’estate ci saranno anche i nudisti. Avranno a disposizione un tratto di spiaggia con accesso controllato proprio nei pressi della Torre aragonese e, lontano da occhi indiscreti, potranno liberarsi di ogni indumento e godere così del sole e del mare. Dopo anni di tolleranza di nudismo «abusivo» il consiglio di amministrazione del Consorzio Torre Guaceto è pronto ad approvare formalmente l’atto con cui si destina ai naturisti uno spicchio degli otto chilometri su cui si estende la riserva naturale. Durante l’ultima riunione del Cda, avvenuta mercoledì sera, il presidente del consorzio Mariella Milani ha raccolto il parere positivo della quasi totalità dei componenti: nella prossima riunione, prevista a marzo, la decisione sarà approvata formalmente. Il progetto, proposto dalla giornalista che guida il consorzio da un anno, prevede di destinare ai nudisti lo spazio tra le due calette vicino alla torre: uno spazio molto riservato che potrà ospitare circa venti posti ed avrà un accesso controllato.
Questa zona ben si presta a diventare area riservata perché è raggiungibile solo da una strada, che sarà opportunamente vigilata, e non è esposta alla vista degli altri frequentatori, né quelli che visitano la riserva naturale per fare trekking né quelli che preferiscono la spiaggia. Garantisce, insomma, riservatezza ai naturisti ma anche agli altri. Del resto, da diversi anni, un gruppo di nudisti ha cominciato a frequentare la riserva soprattutto nei periodi di bassa stagione. Proprio per venire incontro a questa esigenza manifesta e, allo stesso tempo, evitare fenomeni di voyeurismo o esibizionismo, il consiglio di amministrazione del consorzio ha pensato di fare questa piccola modifica che, di fatto, non comporterà alcuna variazione infrastrutturale. Il luogo scelto, infatti, si presta in maniera naturale a questa destinazione senza dover apportare alcun cambiamento nell’accesso alla spiaggia. Anche la volontà di scegliere un luogo raccolto e da destinare a poche persone è da leggersi in questa direzione. La priorità è quella di mantenere gli equilibri biologici della riserva che non ospita solo spiagge ma rappresenta una vera e propria risorsa naturale per l’intera provincia di Brindisi. Sulla litoranea a nord del capoluogo, la riserva si estende su un’area di otto chilometri in cui si alternano dune che raggiungono altezze fino ai 15 metri; in alcune zone si tratta di dune grigie.
Il fondale roccioso si alterna a quello sabbioso caratterizzati dal Posidioneto. Ma a Torre Guaceto, accanto alla riserva marina, è il sistema agricolo a rappresentare il 70 per cento della superficie totale dell’area: dal Castello di Serranova a Punta Penna Grossa, si trovano uliveti secolari e alberi monumentali; in zone più pianeggianti, quelle della fascia costiera, si coltivano pomodori, uva, carciofi, meloni, ed ogni altro tipo di ortaggio che appartiene alla dieta mediterranea. E sulle terre che confineranno con la spiaggia per nudisti, a salvaguardia della biodiversità, è stato persino avviato un progetto di recupero dell’ecotipo locale di pomodorino Fiaschetto. L’idea del presidente Milani trova il gradimento anche dei membri del Cda che rappresentano i Comuni di Brindisi e Carovigno e persino delle associazioni ambientaliste che sono state già interpellate. In particolare il sindaco di Carovigno Mimmo Mele (già noto per la notte trascorsa, quando era parlamentare dell’Udc nel 2007, con la escort Francesca Zenobi all’Hotel Flora e finita in ospedale per abuso di cocaina), che ha nominato come presidente Mariella Milani, sembra aver appoggiato appieno l’idea così come pure il resto del Cda.
Francesca Cuomo sul Corriere del Mezzogiorno
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7 commenti
Tonino Roberto
lun 24 febbraio 2014 04:01 rispondi a Tonino Roberto@laretino:E va bene, si spoglino pure nudi e siano felici, fatti loro, non sono un guardone e di certo non andr a spiarli per scoprire le loro nudit. Se lo fanno i popoli non civilizzati e si trovano bene, lo possono fare anche (nei recinti per) i popoli civilissimi.
Tonino Roberto
lun 24 febbraio 2014 03:54 rispondi a Tonino RobertoE va bene, si spoglino pure nudi e siano felici, fatti loro, non sono un guardone e di certo non andr a spiarli per scoprire le loro nudit. Se lo fanno i popoli non civilizzati e si trovano bene, lo possono fare anche (nei recinti per) i popoli civilissimi.
laretino
lun 24 febbraio 2014 09:11 rispondi a laretinoCaro Tonino, non sono d'accordo sul fatto che avere una certa et significhi essere condizionato a vita dal modo di pensare di cinquant'anni fa; se cos fosse non dovremmo mai cambiare modo di pensare e saremmo costretti a tenerci tutte le brutture del passato. Ricordiamoci che siamo nati tutti quanti nudi, persino Ges, il papa e il presidente Napolitano, e che spogliarci qualche volta delle convenzioni sociali rigenera noi e la societ in cui viviamo. I nudisti non sono categorie protette, ma viene riservato loro uno spazio apposito, in quanto normalmente in societ viviamo tutti vestiti, e se quelli non avessero un loro spazio si creerebbe un problema che puoi facilmente immaginare. I popoli primitivi non hanno questo problema, perch vivono nudi tutta la loro vita, condizioni climatiche permettendo.Personalmente ritengo che i nudisti siano persone speciali in quanto cercano un rapporto col sole, il vento, l'acqua, che le abitudini di cui
laretino
lun 24 febbraio 2014 09:11 rispondi a laretinosiamo incrostati spesso ci fanno dimenticare. Immagina che san Francesco per scrollarsi di dosso tutte le inutilit della vita, si denud publicamente. Rifletti su questo e scoprirai di essere forzato dai tanti orpelli che siamo costretti ad indossare, e che in fondo vorresti essere pi libero di quello che sei. E' tutt'altro che una vergogna immaginare che un professore, un medico o un sacerdote abbiano gli organi sessuali come tutti gli altri e che anch'essi non sono che poveri mortali.
Tonino Roberto
ven 21 febbraio 2014 03:14 rispondi a Tonino Roberto@Amigos: Ma io risiedo abitualmente in Italia da tanti anni, quella la mentalit e l'educazione che ho ricevuto. Per conto mio siamo tutti uguali e figli di Dio senza fare nessuna distinzione, nemmeno forzata ... una mentalit sbagliata? Serve a qualcuno fare il distinguo tra chi si copre per sana pudicizia e chi vuole esibire spudoratamente le sue nudit? Ma per favore ... stessero in casa loro nudi e nessuno avr niente da obiettare, se vogliono andare al mare, si comportino da persone civili insieme agli altri.
Amigos
ven 21 febbraio 2014 02:51 rispondi a Amigos@ Tonino Roberto Solo in italia si ragiona come fai tu
Tonino Roberto
ven 21 febbraio 2014 10:53 rispondi a Tonino RobertoChe stupidaggini, ancora corporazioni e privilegi. Tra poco, chiederanno una zona marina a loro riservata (oltre ai portatori di animali domestici) anche i gay, le lesbiche, i calzolai, i macellai, i falegnami, gli impiegati, le forze dell'ordine ecc. ecc. Nudisti? Ma coprissero le loro vergogne come fanno tutte le persone normali e sane di mente ... puah! chiedono anche i privilegi.