Giovedì, 21 Novembre 2024

Cronaca

Lo sfortunato maruggese dal letto dell'ospedale

Parla il pescatore travolto dal motoscafo: "non dovevo svenire e ci sono riuscito"

Luigi Malagnino con il suo record Luigi Malagnino con il suo record

«Non l’ho sentito arrivare, ho solo avvertito un forte dolore su tutta la parte posteriore del corpo e ricordo di essermi sforzato a non svenire altrimenti non starei qui». Dopo cinque giorni dal terribile incidente, il maruggese Luigi Malagnino, travolto da un motoscafo durante una battuta di pesca nel mare di Campomarino di Maruggio, parla per la prima volta della sua brutta avventura.

Dal letto dell’ospedale Santissima Annunziata di Tarato dove è stato ricoverato subito dopo l’incidente, il quarantenne, di professione operatore di call center e appassionato di pesca, racconta i terribili attimi in cui ha pensato di morire. Quando, in posizione orizzontale e a filo d’acqua, è stato travolto da uno scafo con l’elica del motore che gli ha straziato le carni. «Devo intanto precisare che sono un pescatore d’apnea e non un sub», fa sapere il maruggese che ci tiene a differenziare le due cose. «Il sub fa uso del boccaglio per respirare, noi usiamo solo le nostre capacità naturali mettendoci così al pari con i pesci». Con la sua solita tecnica, martedì scorso l’espertissimo pescatore, famoso in tutta la Puglia ed anche oltre per le sue imprese (è sua la pesca record di una ricciola di 40 chilogrammi), stava osservando il fondale in cerca della preda quando un motoscafo con due persone di Avetrana a bordo lo ha preso in pieno.

«Ho avvertito dei dolori lancinanti dappertutto e mi sono ricordato delle parole di un mio amico e collega che una ventina d’anni fa ebbe la stessa esperienza; mi disse che l’unico modo per salvarsi era quello di restare vigili e così ho fatto». Dopo lo shock, il pescatore è riuscito ad urlare per richiamare l’attenzione dello scafista. «Ho visto che guardavano la parte del motore, evidentemente avevano avvertito il sobbalzo, poi hanno finalmente girato lo sguardo verso di me che mi sbracciavo e sono tornati subito indietro mentre tra me e me ripetevo che non dovevo svenire».

Con l’aiuto dei due uomini, il ferito è riuscito quasi da solo ad issarsi di spalle sulla scaletta posteriore dello scafo e da lì è stato aiutato ad adagiarsi sul fondo. «Sapevo dell’importanza di un’ambulanza pronta a soccorrermi all’arrivo al porto e così è stato grazie all’allarme lanciato da chi mi ha investito, il resto lo sapete». Dall’imbarcazione è stato affidato ai sanitari del 118 che lo hanno stabilizzato tamponando le ferite e somministrandogli liquidi endovena per compensare la forte perdita di sangue sino all’arrivo in ospedale dove si trova ora. «Lunedì (domani per chi legge, ndc), dovrò tornare in sala operatoria per le fratture multiple al femore destro, poi si penserà alle altre ferite e traumi che non riesco ancora a contare», racconta Malagnino a cui non sono piaciute alcune cose che ha letto sui giornali. «Hanno scritto che i militari che indagano devono verificare la mia posizione, ma l’unica posizione che bisogna vedere è quella di chi mi ha investito che non ha visto le mie due bandierine con il pallone boa; l’unica cosa certa è che chi guidava il motoscafo doveva stare attento e navigare ad almeno 100 metri dalla mia bandierina invece di passarmi sopra». Anche per questo lo sfortunato pescatore maruggese ha affidato incarico all’avvocato Francesco Ferretti di Manduria che lo assisterà in tutta la fase delle indagini.          

Nazareno Dinoi

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COMMENTA

9 commenti

  • Fernando Maria Maurizio Potenza
    lun 4 novembre 22:12 rispondi a Fernando Maria Maurizio Potenza

    L'apnea è il principe degli sport acquatici e da marinaio ti dico, che il mare ti dà ed il mare ti toglie ma chi lo ama ritorna sempre tra le sue onde. In bocca al lupo.

  • CRICORIU
    lun 4 novembre 10:50 rispondi a CRICORIU

    Sicuramente lo "scafista" è tenuto a prestare soccorso ma a quanto pare gli è andata di "lusso" perché il soccorritore è proprio uno "del mestiere"... È questa la questione caro Tommaso. Riguardo la scelta dell' avv... Mo essunu purpi e cuecciuli a testimoniare....

    • Tommaso
      lun 4 novembre 14:57 rispondi a Tommaso

      Quindi siccome gli è andata di lusso e l'investitore è uno del mestiere (che poi quale mestiere?) non deve essere denunciato e non devono essere fatte le indagini? Cioè uno gli passa sopra con la barca, nonostante la boa e le bandierine, e gli deve anche dire "grazie, non è successo niente"???

  • Cittadino illustre
    lun 4 novembre 10:47 rispondi a Cittadino illustre

    Non è che adesso Rizzi e gli altri animalisti vanno sotto casa sua e fanno fallire il call center per cui lavora?

  • Ntuninu
    dom 3 novembre 23:24 rispondi a Ntuninu

    Hai detto : - “ Non dovevo svenire e ci sono riuscito “ ..Mah , evidentemente le ferite erano superficiali, di regola Lo svenimento è provocato da un'improvvisa e temporanea diminuzione dell'afflusso di sangue al cervello con conseguente calo della pressione arteriosa. L'episodio sincopale, è solitamente preceduto da sintomi che lo anticipano: senso di malessere generale. giramenti di testa, vertigini. Perciò, lo SVENIMENTO non si comanda a bottone !

  • Gregorio
    dom 3 novembre 12:25 rispondi a Gregorio

    Nello scritto: - “……l’unica posizione che bisogna vedere è quella di chi mi ha investito che non ha visto le mie due bandierine con il pallone boa; l’unica cosa certa è che chi guidava il motoscafo doveva stare attento e navigare ad almeno 100 metri dalla mia bandierina invece di passarmi sopra». Sembra, dalla sua risposta di ‘contravvenire’ invece di compiacersi dal COMPORTAMENTO nei confronti di chi ti ha strappato dal pericolo e soprattutto dalla morte, rischiando di morire DISSANGUATO. Secondo me lo scafista 🚤 (pur colpevole) è stato cosciente di metterti in salvo 🛟, almeno, ciò che penso dal suo commento !! Ringrazia iddio, altrimenti stavi all’ aldilà 🪦

    • Tommaso
      lun 4 novembre 10:18 rispondi a Tommaso

      Ehm sig. Gregorio.... Lo scafista doveva obbligatoriamente prestare soccorso al sub investito per norma di legge, altrimenti sarebbe stato denunciato per omissione di soccorso e chissà che altro... Altro che avrebbe dovuto compiacersi... Quindi deve dirgli anche "grazie"? Che roba...

      • Gregorio
        lun 4 novembre 12:50 rispondi a Gregorio

        Scusami ma, io ho scritto : “.. 🚤 (pur colpevole) è stato……….- Purtroppo, dico PURTROPPO quanti scafisti pur riconoscendo il danno scappano via !? Una volta perse le tracce …. STATTI BBUENU……..

  • Marco
    dom 3 novembre 12:02 rispondi a Marco

    L' avv a 360 gradi

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