La regolarità della gara per la gestione della prossima edizione della Fiera Pessima di Manduria, passerà sotto la lente d’ingrandimento dell’Anac. L’autorità nazionale anticorruzione, è stata chiamata in causa dalla Pirene srl, società milanese ma con sede amministrativa a Roma che aveva presentato un’offerta ritenuta non conveniente dalla commissione di gara e per questo esclusa dalla centrale di committenza dell’Unione dei comuni di Montedoro a cui il comune di Manduria aveva affidato le procedure di selezione.
L’impresa milanese ritiene che alcuni suoi titoli non siano stati valutati correttamente facendo così abbassare il punteggio finale risultato inferiore alla "Man Solution" di Pulsano, aggiudicataria di gara con un punteggio di 67,33 contro il 58,8 di Pirene. I dubbi che dovrà dirimere l’autorità indipendente italiana con compiti di tutela dell’integrità della pubblica amministrazione, contrasto dell'illegalità, lotta alla corruzione, attuazione della trasparenza e di controllo sui contratti pubblici, riguarderebbero l’offerta tecnica che la commissione ha valutato con un quoziente di 48,3, quattro punti in meno rispetto alla vincitrice. Ora l’Anac avvierà la fase ispettiva e se lo riterrà necessario chiederà al comune la verifica dei punti eventualmente meritevoli di approfondimento prima di emettere la risoluzione finale che potrà essere l’archiviazione del caso oppure l’invito al comune di rivedere tutti i conteggi e quindi procedere ad una nuova possibile assegnazione di gara. La Pirene, in caso di inerzia dell'ente, potrebbe a quel punto far ricorso alla giustizia ordinaria, sia civile che penale e amministrativa. Tutto questo alle porte del 7 marzo, data della prevista inaugurazione della Pessima su cui pesa un'altra spada di Damocle rappresentata dall’altro ricorso al Tar presentato dalla «Quiet Please» del compositore manduriano, Ferdinando Arnò, che aveva presentato un progetto escluso dalla gara per una presunta carenza di requisiti.
Dall’esito di questi due ricorsi, prima quello del Tar che si esprimerà il 14 febbraio ed ora questo nuovo all’Anac il cui parere potrebbe arrivare anche dopo quello della giustizia amministrativa, dipende il futuro della Pessima 2024. Un qualsiasi rimescolamento delle carte che annullerebbe l’assegnazione fatta alla Man Solution, significherebbe rinunciare all’appuntamento non essendoci certamente tempo per permettere a chiunque di allestire in pochi giorni un evento simile. Non sarebbe la prima volta per la Pessima manduriana, saltata altre volte, anche recentemente, ma per motivi pandemici e non per presunti errori nella gestione della gara come sostengono le due imprese escluse. Intanto la Man Solution, forte del precontratto firmato con il comune e la presa in gestione dell’area mercatale dove si allestirà la fiera, sta già concludendo i contratti con gli espositori e i fornitori. In questi dovranno partire i lavori per la realizzazione dei capannoni e gli stand fieristici. L’impresa pulsanese dell’imprenditore Alberto Mandrillo ha già gestito la Pessima dell’edizione 2022, cosa che ha fatto anche la Pirene nel 2023 e che a quanto pare, non intende rinunciare anche a questa edizione.
Nazareno Dinoi su Quotidiano Puglia
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
1 commento
Cittadino illustre
mar 6 febbraio 07:38 rispondi a Cittadino illustreDopo lo schifo dell' anno scorso dovrebbe essere il comune a denunciare la Pirene, per aver organizzato la "più pessima" fiera che io ricordi