Ieri, 27 gennaio, nella sala della Prefettura di Perugia, in occasione della giornata della memoria, il prefetto della provincia perugina, Armando Gradone, ha consegnato la medaglia d'onore a Vincenzo Lagamba, originario di Ceglie Messapica ma vissuto a Manduria dove si stabilì mettendo su famiglia al termine della deportazione in un lager nazista. L’onorificenza al manduriano d’adozione è stata concessa grazie all’istanza presentata alla Prefettura di Perugia dalla nipote, Federica Anna Mancuso, manduriana, docente in un istituto scolastico del capoluogo umbro.
La professoressa, dopo accurate e lunghe ricerche che l’hanno vista interloquire anche con le istituzioni tedesche e russe, è riuscita a ricostruire così la storia del nonno morto a Manduria nel 1986.
Chiamato alle armi come leva di terra il 19 maggio del 1942 e avviato alla IX compagnia Bonifica Sanitá di Bari, dal primo marzo del 43 venne impiegato nelle operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo. Il 9 settembre di quell’anno fu catturato a Rodi e considerato prigioniero dei tedeschi per avvenuto armistizio.
Arrivò a Lipsia il 4 marzo 1944 dove fu internato nel campo Stalag IV B di Mühlberg in Germania con matricola 277503. Lì svolse il lavoro coatto come cuoco.
Fu rimpatriato il 3 luglio del 1945. Così come tanti ragazzi con cui condivise questa triste esperienza, al ritorno nella sua casa Natale fu restio a raccontare quanto accadutogli nascondendo quella terribile esperienza anche ai figli e ai parenti più stretti. Grazie a pochi racconti e ad una scrupolosa ricerca, la nipote Federica Anna Mancuso è riuscita a ricostruire il percorso del nonno rinvenendo documenti dell’avvenuta deportazione e prigionia e ottenendo per lui la meritata Medaglia d’Onore.
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