Mercoledì, 5 Febbraio 2025

Attualità

Il caso ad Avetrana

Rischio di scomunica per gli invitati alla promessa di matrimonio della coppia gay

La promessa di nozze di Gabriele e Francesco La promessa di nozze di Gabriele e Francesco

«Se partecipate alla promessa di matrimonio sarete scomunicati». E’ l’anatema che un parroco avrebbe lanciato agli invitati di una cerimonia di pre-nozze con il rito della chiesa ecumenica che si è poi svolta ad Avetrana. Antagonismo religioso? Non solo. «Io e il mio compagno non siamo della chiesa cattolica romana, in più siamo omosessuali, per questo, secondo il presbitero, invitando i nostri ospiti ad assistere al rito della nostra chiesa ecumenica, gli esponevamo al rischio di scomunica».

E’ la polemica di inizio estate che sta scaldando gli ambienti lgbtqia+ della provincia di Taranto e del Salento. I due promessi sposi sono Gabriele Cosma Baldari e Francesco Gennari, entrambi di Avetrana dove non hanno mai nascosto la loro omosessualità. «La nostra Avetrana non è mai stata ostile verso l'omosessualità e non c'è stato mai un buon motivo per fuggire. Qui, tra questa gente, in queste strade, abbiamo trovato tutto ciò di cui avevamo bisogno». L’insidia, però, arriva da fuori. Le minacce di scomunica per chiunque avesse partecipato alla festa di pre-nozze erano arrivate all’orecchio dei promessi sposi che alla vigilia dell’atteso appuntamento, tra l’altro riuscitissimo, hanno zittito così l’uomo di chiesa che le aveva fatte circolare: «Non ti sei risparmiato a mettere in guardia i quattro sinedriti che hai intorno circa il fantomatico pericolo di scomunica qualora avessero partecipato al nostro rito di promessa».

Alla loro festa si sono presentati in tanti. «Fatta eccezione per qualcuno i miei invitati erano tutti presenti e adesso - prosegue Gabriele rivolgendosi all’uomo di chiesa di una diocesi che preferisce tenere segreta -, ti invito a riflettere cosa è più meritevole di scomunica, la tua riprovevole condotta di vita o il partecipare ad un rito di matrimonio di una chiesa diversa dalla tua». Che l’anatema dell’esponente della chiesa romana non sia stato lanciato solo per motivi religiosi, lo sposo è più che convinto. «Il motivo religioso c’è pure, ma il nostro orientamento sessuale ci ha messo il resto», conclude Gabriele che mostra orgoglioso la foto della promessa suggellata dal bacio davanti agli invitati.

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7 commenti

  • Immacolata
    sab 8 giugno 2024 07:26 rispondi a Immacolata

    Qualcuno dica a quel religioso che il medioevo é finito e gli ricordi le parole che lo stesso Papa Francesco ha detto in un'intervista: cit.- "La Chiesa è aperta a tutti. Tutti, tutti, tutti” Papa Francesco torna a ribadire il principio di accoglienza, cardine del suo pontificato - Perciò lasciasse ai cattolici la libertà di comportarsi secondo scienza e coscienza personale e magari, se proprio ne sente il bisogno, riservi la scomunica a chi discrimina e semina odio. Viva l'amore, in tutte le sue forme!

  • Dino Conta
    sab 8 giugno 2024 05:00 rispondi a Dino Conta

    IL PRETE HA RAGIONE

    • Cattolico
      dom 9 giugno 2024 09:49 rispondi a Cattolico

      Condivido, perché questo tipo di attrazione fisica per lo stesso sesso , beh, e come trasmettere confusione alla nuova generazione! …….almeno penso!

  • Marco
    sab 8 giugno 2024 07:40 rispondi a Marco

    Il prete fa il suo lavoro e la sua dedizione alla vita ecclesiale. Perché dobbiamo scandalizzarci ??

  • giusy
    ven 7 giugno 2024 08:56 rispondi a giusy

    l'inclusività della chiesa cattolica.

  • Giovanni
    ven 7 giugno 2024 08:35 rispondi a Giovanni

    Il prete non può comunicare un bel niente non avendone neanche il potere. Che andasse a confessarsi e forse non riceverà l'assoluzione. Viva l'amore in ogni sua forma.

  • Giovanni
    ven 7 giugno 2024 08:34 rispondi a Giovanni

    Il prete non può comunicare un bel niente non avendone neanche il potere. Che andasse a confessarsi e forse non riceverà l'assoluzione. Viva l'amore in ogni sua forma.

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