
Con l’arrivo della piena stagione estiva, torna a esplodere nelle marine di Manduria la questione dei parcheggi, o meglio della loro cronica assenza. Nelle località balneari come San Pietro in Bevagna, Torre Colimena e Specchiarica, il copione si ripete ogni anno: le auto invadono ogni spazio libero, spesso finendo per occuparne anche quelli privati, e in particolare le strade che non sono mai state acquisite al patrimonio comunale.
La situazione, ormai insostenibile per molti residenti, ha riacceso il dibattito mai realmente chiuso sulle cosiddette strade private ad uso pubblico: arterie che servono quartieri interi ma che, formalmente, non rientrano tra le proprietà del Comune di Manduria. Un limbo giuridico che lascia spazio a incertezze, abusi, e legittime rivendicazioni.
A farsi portavoce del malcontento è D.D., una manduriana proprietaria di un immobile a San Pietro in Bevagna, che vive in una di queste vie "fantasma" non registrate come pubbliche. “Strada privata significa che si è proprietari della particella antistante la casa, cosa questa che molti non capiscono”, scrive in un commento.
L’appunto di D.D. non si ferma al solo problema dei parcheggi selvaggi. La residente punta il dito anche contro le varie amministrazioni comunali colpevoli di non aver mai voluto risolvere alla radice la questione. “Siamo nel 2025 e ancora il Comune non permette che l’acquedotto passi lungo il tronco centrale delle strade private. Poi ognuno paga per allacciarsi, ma è facile parlare per alcuni…”, osserva con amarezza la donna.
Il riferimento è chiaro: da anni i proprietari di case al mare chiedono al Comune l’acquisizione formale di queste strade – molte delle quali asfaltate, servite da pali della luce e percorribili da mezzi pubblici – affinché vengano garantiti servizi minimi e una gestione regolamentata. Ma la risposta, nella maggior parte dei casi, è sempre stata negativa o rinviata nel tempo.
Il risultato è che i residenti si trovano senza tutele, costretti a subire invasioni estive, a sostenere costi privati per servizi pubblici, e a vedere i propri diritti calpestati in nome dell'emergenza turistica.
Quello dei parcheggi nelle marine manduriane è solo la punta dell’iceberg di un problema strutturale, fatto di pianificazione urbanistica incompiuta, zone residenziali cresciute senza regole chiare e una domanda estiva che ogni anno supera di gran lunga l’offerta di spazi e infrastrutture.
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7 commenti
CLAUS
gio 17 luglio 18:49 rispondi a CLAUSLa zona di mare?? Il quartiere di BARCE TUTTE LE STRADE NON RISULTANO AL COMUNE MA SONO PRIVATE anche se passa l’illuminazione gas e quindi non hanno diritto né a all’acqua e la fogna questo è MANDURIA.
Gino
gio 17 luglio 13:48 rispondi a GinoUna strada privata ad uso pubblico, detta anche strada vicinale di uso pubblico, è una strada di proprietà privata che, per volontà del proprietario o per usucapione, è aperta al transito di terzi, soddisfacendo esigenze di carattere generale, come il collegamento con luoghi pubblici o la fruizione da parte di una collettività indeterminata di persone. In sostanza, pur essendo di proprietà privata, la strada è soggetta ad un diritto di uso pubblico, con conseguenti diritti e doveri per il proprietario e per gli utilizzatori. Tutti hanno le loro ragioni, il problema non puoi tenere la botte piena e la moglie ubriaca !
antonio curri
gio 17 luglio 11:26 rispondi a antonio curriHa perfettamente ragione la signora! Il problema è che diventa una lotta “impari”! Da una parte i cittadini che reclamano l’infrastrutturazione della zona con la rete idrica, che comporta la “demanializzazione” dell’area di sedime! Dall’altra, l’Amministrazione Comunale che non vuol farsi carico di eventuali risorse da destinare agli espropri per demanializzare le strade! Basta pensare che nel centro abitato, non ha inteso procedere all’esproprio di poche decine di metriquadrati, necessari per rendere fruibile un tratto di strada che avrebbe collegato due arterie importanti! Questa è la situazione!
Ale
gio 17 luglio 09:42 rispondi a AleMa se la strada e' privata come potete chiedere al Comune di fare passare un tronco per poi allacciarvi , fatevi anche la rete fognaria privatamente .
Tonino
gio 17 luglio 09:14 rispondi a ToninoRisolvere il problema delle "strade private ad uso pubblico" non rientra nell'interesse del Comune di Manduria. Ho un'abitazione in Via delle Agavi, strada dissestata e mai acquisita dal Comne di Manduria, molto trafficata, poichè nelle vicinanze della zona mercatale. Diverse volte ci siamo recati al Comune , nelle passate amministrazioni per cercare una soluzione, la risposta è stata sempre uguale : raccogliete le firme , fate l'atto di donazione a vostre spese, il Comune però non può garantire quando potrà asfaltarla e renderla pubblica con i dovuti servizi. Abbiamo tentato allora con una missiva di comunicare al Comune la chiusura della strada e la ripresa del possesso. Nel termine di una settimana, ci arrivò una diffida dal Comune con l'ordine al comando della Polizia Municipale di sorvegliare affichè la strada non fosse stata da noi chiusa....una tempistica impressionante !!
Giuse Dinoi
gio 17 luglio 15:00 rispondi a Giuse DinoiSignor Tonino secondo me e meglio lasciarla privata altrimenti il comune ci mette le strisce blu poi dovete pagare anche il parcheggio della vostra macchina.Meglio che ve asfaltate voi.E richiudetela perché se è privata il comune non può far nulla.
Giu
gio 17 luglio 08:55 rispondi a GiuSiamo nell' età preistorica amministratori che sono con gli occhi bendati, e intenti a favoreggiare amici e parenti per qualche servizio. Potevano risolvere questo problema con i fondi del PNNR come hanno fatto molti comuni che erano nelle stesse situazioni di Manduria, ma hanno pensato ad altro parcheggio ex mercato coperto e rifacimento delviale Mancini, tutto fermo e chi sa se mai questo progetto sarà completato.