«Rinunciare alle sterili prove di forza». Così l’ex sindaco di Manduria (e cognato di quello attuale), Roberto Massafra, invita chi amministra oggi la città a rivedere le proprie posizioni e dare ai cittadini-elettori la possibilità di decidere, attraverso un referendum comunale, se tenere in vita o meno gli alberi del viale Mancini.
Una lezione di democrazia e un invito ad esercitarla, quella di Massafra, rivolta a chi in questi ultimi anni ha più volte dimostrato di non saperla (o volerla) esercitare prendendo decisioni che a molti cittadini non sono piaciute o comunque non sono state condivise. Un’amministrazione troppo chiusa, restia al confronto e troppo convinta che le proprie idee siano quelle giuste che ha creato uno scollamento tra cittadini e palazzo che mai si era registrato sinora. Quasi un delirio di onnipotenza ingiustificato, come ricorda l’ex sindaco Massafra che mette sul piatto della bilancia i voti ottenuti da chi esercita oggi questo potere, ricordandogli di aver vinto le elezioni «con il 25% o poco più». Dei pochi votanti e non di tutti gli elettori.
Servirà quest’ultimo consiglio-parere di «uno di famiglia» a fermare le ruspe che da domani abbatteranno 250 alberi per piantarne solo 49 e fare una inutile pista ciclabile di 300 metri che dalla chiesa dell’Immacolata si interromperà alla fine del marciapiede prima della stazione ferroviaria? Pubblichiamo di seguito il post Facebook di Roberto Massafra. Nazareno Dinoi
Cari amministratori,
avete fatto la vostra scelta, e ne avete il diritto. Così come chi non la condivide ha il diritto di contestarla, con i metodi e i modi che sono consentiti dalle regole democratiche. Partendo dal presupposto che gli uni e gli altri siate in buona fede e vogliate il bene della città, guarderei alla questione per quello che è e non in chiave di contrapposizione tra schieramenti politici, peraltro al momento poco distinguibili. Alla maggior parte dei manduriani non gliene importa niente di chi governa la Città, non ha votato nè per gli uni, nè per gli altri, ma potrebbe essere interessato al destino degli alberi di Viale Mancini. In un momento storico in cui la politica tutta lamenta la preoccupante disaffezione dei cittadini, con un’astensione oltre il 50% in quasi tutte le competizioni elettorali, avrebbe senso, secondo me, rinunciare alle sterili prove di forza tra chi ha vinto con il 25% o poco più e chi ha perso col 25% o poco meno, e cercare di coinvolgere, su questioni specifiche, il 50% e passa che non è andata a votare. Per questo vedrei di buon grado un referendum, che potrebbe non interessare ai militanti della politica, ma ai cittadini comuni magari sì.
Roberto Massafra
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