
Si allungano i tempi per i funerali di Gianluca De Stefano, lo sfortunato manduriano di 26 anni, l'ultima vittima di una delle tantissime strade della morte, in questo caso si tratta di quella cosiddetta “strada maledetta” che congiunge Manduria a San Pietro in Bevagna, "qualifica" guadagnata per l'alta incidentalità che la contraddistingue da anni.
Questa mattina il medico legale incaricato dalla Procura ionica dovrà decidere se e quando effettuare l’autopsia sul corpo di Gianluca che si trova sotto sequestro nella camera mortuaria del cimitero, o se sarà sufficiente l’esame necroscopito e consegnare la salma alla famiglia. Sia il pm di turno che ha affidato le indagini al comandante della polizia municipale Umberto Manelli che la famiglia del giovane che hanno dato mandato all’avvocato Francesco Ferretti, vogliono chiarire la dinamica del terribile sinistro.
L’incidente di venerdì sera è avvenuto alle 16,30 all'altezza della contrada "Campanedda". La Opel Corsa guidata appunto dal giovane che era solo in macchina, per cause al momento ancora da accertare, è uscita fuori strada dopo diverse carambole. In una di queste ha urtato anche una Audi che era parcheggiata nel piazzale di un vivaio dove il proprietario si era recato poco prima. Terribile l'impatto.
Inutili i soccorsi del 118. Quando sono arrivati i sanitari sul luogo della chiamata, per lo sfortunato giovane non c'era più niente da fare: era morto sul colpo. Il corpo senza vita è rimasto incastrato nell'abitacolo con la capotta completamente schiacciata. Per estrarlo sono dovuti intervenire i vigili del fuoco del distaccamento di Manduria che hanno tagliato i piantoni della macchina non senza difficoltà, come è facile intuire.
Agli agenti della polizia locale è toccato il compito di studiare la dinamica per escludere responsabilità di altre vetture. Il pubblico ministero Francesco Ciardo nella tarda serata di venerdì ha pertando dato disposizione al comandante della polizia locale, Umberto Manelli, di rimuovere la salma per portarla all'obitorio del cimitero cittadino.
Il punto esatto del mortale è distante un centinaio di metri da un altro terribile incidente avvenuto la scorso mese di agosto in cui morì una giovane manduriana di 25 anni e rimasero gravemente feriti i genitori. Insomma, una strada funestata da gravissimi incidenti che, ancora una volta non si è smentita. Purtroppo, una tragica fatalità per la provincia tarantina che negli ultimi dieci giorni ha dovuto contabilizzare addirittura sei morti, da occidente a oriente.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.