
Si accende il dibattito in città sulla decisione della Creset, società che si occupa del recupero forzato dei tributi non pagati dai contribuenti manduriani, di applicare il fermo amministrativo alle macchine di proprietà. Ieri lo sdegno si è sollevato, in particolare, alla notizia di due provvedimenti (uno della Creset, l’altro del consorzio ex Arneo) che avevano interessato le macchine modificate di due disabili gravi.
La discussione ora riguarda il timore di ricorsi che potrebbero travolgere gli uffici comunali per la contestazione di notifiche fatte male o notificate in ritardo per cui cadute in prescrizione. Moltissimi di questi casi hanno già interessato gli studi legali e dei commercialisti di Manduria che stanno preparando rispettivi ricorsi o richieste di contraddittorio con la società di riscossione Creset.
I punti di appiglio per le opposizioni riguardano il mancato preavviso del fermo e l'avvenuta prescrizione del tributo per il recupero del quale il comune ha incaricato la società milanese insediatasi con il proprio personale nel municipio messapico. Relativamente alla decadenza per prescrizione del credito, che in questi casi è di cinque anni, ci sarebbero delle incongruenze con le date di consegna e di notifica. In alcuni casi il presunto tributo non pagato è datato abbondantemente oltre il periodo quinquennale; in altri casi la data di consegna delle cartelle alla società di poste private risulta essere dicembre 2024 (quindi prima della decadenza), mentre la consegna nelle abitazioni sta avvenendo in questi giorni. Un ritardo eccessivo nelle consegne trattandosi di raccomandate.
C'è chi ha già pagato o sta per farlo non avendo possibilità e voglia di contestare il tributo non pagato. Tra l'altro il rischio di restare senza macchina è elevato visto le possibili conseguenze in caso fermo amministrativo. Un'auto, una moto e qualsiasi altro mezzo sul quale sono state applicate le «ganasce fiscali» non può circolare su strade e autostrade italiane. E questa è la prima grande limitazione. Per chi non rispetta il divieto, sono previste multe e sanzioni accessorie salate come la confisca del veicolo e la revoca della patente. Inoltre, gli eventuali danni causati a terzi durante il periodo di fermo non saranno coperti dalla polizza assicurativa del mezzo. Per questo l'Agenzia delle entrate e riscossione prima, ed ora anche il Consorzio di bonifica ex Arneo e i comuni (non tutti), hanno deciso di colpire il mezzo di locomozione più indispensabile per ogni famiglia.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
1 commento
ciro
ven 21 febbraio 08:13 rispondi a ciroE' all avanguardia stu sinnucu mba....prima con le infiltrazioni malavitose sul comune,manduria sta sgarrava,a livello di strade,segnaletiche,servizi ecc,mo invece si paia cu parcheggi la machina ovunque,si interessunu ci tieni la revisione e l assicurazione ci passi sotta li telecammiri,fermi amministrativi sui mezzi se non paghi la monnezza,( pero la monnezza la facimu paia'an chinu alli manduriani,nonostanti la ma sotterrati ti munnezzi,ti puzza an terra e a mari..).e manduria sempri ca sta sgarra.!mi sembra ca staumu meiu cu li infiltrazioni...