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Brutta disavventura per una giovane manduriana di 21 anni vittima di una truffa online. La giovane che è assistita dall’avvocato Gianluca Parco, nel 2020 era caduta nel tranello della vendita, sul marketplace di Facebook, di un iPhone 13 pro max, usato come nuovo, per 400 euro. Il prezzo di mercato di quel modello appena uscito era più del doppio. Un affare per la manduriana che aveva accettato subito l’offerta dopo aver contatto il numero di cellulare fornito dal venditore.
A rispondere dall’altra pare era stata una donna che si qualificò come un’agente di polizia municipale di Tarquinia in provincia di Viterbo. Al termine di una veloce contrattazione, la sedicente vigilessa fornì i dati di una carta Postepay intestata, a suo dire, al figlio. Rassicurata dalla professione della venditrice e allettata dall’ottimo prezzo dell’iPhone, l'acquirente caricò la carta dell’importo pattuito ed inviò copia dell’avvenuto pagamento con l’indirizzo dove «la vigilessa» avrebbe dovuto spedire il telefono. Non ricevendo niente, la vittima provò a ricontattare la venditrice scoprendo che l’aveva bloccata sia su WhatsApp che su tutti i social. Decise così di presentare una querela alla stazione carabinieri di Manduria.
La giovane decise così di denunciare tutto ai carabinieri di Manduria che inviarono tutto in Procura dove nel frattempo altre procure di Lucca e Pesaro avevano trasmesso per competenza tre fascicoli d’inchiesta che portavano tutte su un sospettato, un trentaseienne tarantino con precedenti analoghi. Il pubblico ministero Enrico Bruschi della Procura ionica ha spiccato nei suoi confronti un decreto di giudizio diretto per l’accusa di truffa.
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2 commenti
Giuse Dinoi
lun 10 febbraio 20:10 rispondi a Giuse DinoiCi sono oggetti usati anche su Amazon con l'avviso "Risparmia con Usato - Come nuovo", senza comprare alla cieca su Facebook, dove al 98% sono tutte truffe.
Marco
lun 10 febbraio 09:11 rispondi a MarcoStiamo parlando pure di INCAUTO ACQUISTO... A metà prezzo significa o truffa o furto...