Un ventenne manduriano è stato arrestato dalla polizia perché avrebbe aggredito due poliziotti. E’ successo quattro giorni fa nella città Messapica.
Gli agenti erano intervenuti in un’abitazione del centro per calmare un giovane che stava dando in escandescenze quando sono stati aggrediti con calci, pugni e addirittura una testata sul volto di uno dei due poliziotti. Non contento, il ventenne ha colpito anche il vetro posteriore dell’auto di servizio frantumandolo. Il bilancio di questa notte brava è pesante: ai due poliziotti, visitati dai medici del pronto soccorso, sono state riscontrate lesioni guaribili per entrambi in sette giorni mentre il giovane autore dell’aggressione è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
Durissimo il commento della Federazione Sindacale di Polizia. “Quanto accaduto a Manduria non è che l’ultimo di una serie di episodi di aggressione alle forze dell’ordine che non possono essere tollerate. Esprimo ai due poliziotti feriti la nostra solidarietà e vicinanza”, ha affermato il segretario provinciale Rocco Caliandro.
L’episodio ha suscitato anche la reazione del segretario nazionale dell’Fsp Filippo Girella. “Ciò che è accaduto agli agenti della Squadra Volante – afferma Girella – è la conferma di quanto sosteniamo da tempo circa la improcrastinabile urgenza di dotare le forze di polizia di protocolli operative efficaci e delle pistole elettriche taser che sono già in dotazione alle forze di polizia di mezza europa. Ma servono soprattutto leggi che evitino che gli autori di queste gesta dopo qualche giorno di carcere ritornino subito a spasso come se a fosse successo. Per tutti questi motivi – conclude Girella – mercoledì 14 ottobre porteremo a Roma la rabbia dei poliziotti nel corso di una grande manifestazione di protesta alla quale saranno presenti anche i rappresentanti delle altre forze di polizia”.
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7 commenti
Domenico
sab 10 ottobre 2020 06:14 rispondi a DomenicoSe non si tratta di un caso di competenza psichiatrica, probabilmente assistiamo all' ennesimo episodio di inadeguatezza della preparazione delle forze dell' ordine, dagli agenti più giovani a tutta la catena di comando. Sia quando subiscono minacce e violenza, che qando assumono atteggiamenti e comportamenti eccessivi nelle operazioni, dimostrano ciò: i loro sindacati dovrebbero occuparsi di questo. Non abbiamo bisogno di armare di più o meglio, o di rendere comoda la vita delle parti interessate: è necessaria formazione, affiancamento delle reclute a esperti, ufficiali impegnati anche sul campo, oltre all' adeguamento di leggi e regolamenti di pubblica sicurezza a salvaguardia di tutta la Società
Gregorio
ven 9 ottobre 2020 09:07 rispondi a GregorioFossi in me, arresterei anche i genitori per l’educazione data al loro figlio, e toglierei tutti i bonus statali che usufruiscono!
Antonio Enio Dimonopoli
ven 9 ottobre 2020 06:08 rispondi a Antonio Enio Dimonopoliforse non c'è bisogno di armare le forze di polizia fino ai denti,( anche perché se li usano vanno in galera) bisogna essere molto severi nella condanna, fino all'ultimo giorno
nicola sacco
ven 9 ottobre 2020 08:57 rispondi a nicola saccouna volta esistevano le colonie penali agricole come quella di Castiadas in Sardegna
Marco
ven 9 ottobre 2020 08:21 rispondi a MarcoChe tristezza. Ma il manganello non lo usano?
cosimoantonio
ven 9 ottobre 2020 07:18 rispondi a cosimoantonioPensano a dare il reddito di cittadinanza anche hai pregiudicati e non di dare le pistole elettriche ai poliziotti..povera italia
C.F.
ven 9 ottobre 2020 10:31 rispondi a C.F.Non è una questione di soldi dirottati da una parte o dall'altra. È volontà politica. Le forze dell'ordine vanno dotate di questi sistemi, ma servono bilanciamenti importanti, che i sindacati non vogliono considerare: tornare alla vecchia norma per cui le reclute facevano non meno di dieci anni di servizio in territorio lontano. Così si evitano connivenze e condizionamenti con i criminali locali ed organizzati, favori e ripicche. Oggi, in tutta Italia, si raccolgono male le prove, volutamente, poi il resto lo fanno giudici e penalisti in combutta. Vengono condannati solo gli onesti con patrimonio aggredibile, i disonesti solo quando non se ne può fare a meno, ed in un lasso di tempo utile a far sparire il malloppo. E già che ci siamo, badge identificativo obbligatorio ai celerini...