
La giunta comunale di Manduria ha approvato la delibera per l’impugnazione davanti al Tar di Bari del piano regionale dei rifiuti che dispone l’ampliamento della discarica Manduriambiente. Nel ricorso si chiederà di annullare del governo regionale approvato il 24 febbraio scorso riguardante il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani che stabilisce, per Manduria, il sopralzo della discarica in contrada La Chiana sino a 14 metri dal piano stradale con 150mila metri cubi di spazzatura.
Un sopralzo contro il quale si è già espresso il Consiglio comunale con una delibera approvata all’unanimità inviata al presidente Michele Emiliano e a tutti gli uffici regionali che hanno istruito e concesso il Provvedimento autorizzatorio unico regionale contro il parere della Asl e Arpa di Taranto e del Comune di Manduria. A preoccupare i tecnici è la tenuta della guaina di contenimento della discarica progettata venti anni fa per sostenere un carico decisamente inferiore a quello che dovrà sopportare con l’aggiunta sui cumuli di altri 150mila metri cubi non previsti nella progettazione iniziale e dalle migliori tecniche disponibili allora.
«L’operato di questa amministrazione – si legge nel copro della delibera -, ha affermato tale ferma posizione nel corso di tutto il mandato amministrativo, sia con dichiarazioni rilasciate attraverso gli organi di comunicazione di massa e i social media, sia attraverso atti formali assunti dai più rilevanti organi collegiali dell’Ente ovvero il Consiglio Comunale e le competenti commissioni consiliari. Nella delibera in questione approvata il 20 luglio del 2022, l’assise cittadina chiedeva agli organi regionali «Di non consentire sul territorio di questo Comune ampliamenti di discariche, recuperi di discariche esaurite, nuove discariche, realizzazione in generale di impianti per il trattamento dei rifiuti (anche frazioni organiche del residuo solido urbano e compostaggio)». Suppliche tutte ignorate prima dagli organismi che hanno composto la conferenza di servizi, fatta eccezione di Arpa e Asl e poi dal governo regionale con la delibera che s’intende impugnare.
La giunta ha inoltre dato mandato al sindaco Gregorio Pecoraro di individuare il professionista a cui affidare il delicato incarico la cui scelta avverrà sulla base della comparazione dei curricula e valutando l’esperienza e la competenza tecnica nella materia oggetto del contenzioso.
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