Domenica, 1 Giugno 2025

Giudiziaria

Improcedibile il ricorso degli avvocati

Anche il Tar infrange le speranze per il giudice di pace

Le proteste in difesa del giudice di pace Le proteste in difesa del giudice di pace

Il Tribunale amministrativo regionale per la Puglia, sezione di Lecce, ha dichiarato improcedibile il ricorso presentato da un gruppo di avvocati, quasi tutti di Manduria e dei comuni di Sava, Maruggio e Avetrana,  contro il decreto del Ministero della Giustizia che ha disposto la soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Manduria.

Il ricorso, iscritto a ruolo nel 2019 e patrocinato dall’avvocato Francesco Baldassarre, era stato proposto da oltre quaranta cittadini residenti nei comuni di Manduria, Maruggio, Sava e Avetrana, i quali contestavano la legittimità del decreto ministeriale del 18 luglio 2019. Il provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 agostodello stesso anno, disponeva la chiusura dell’ufficio giudiziario a decorrere dal 15° giorno successivo alla pubblicazione e la conseguente modifica della tabella A del D.M. 10 novembre 2014.

I ricorrenti avevano sollevato molteplici censure, tra cui la violazione delle norme sulla partecipazione procedimentale, la carenza di motivazione, il difetto di istruttoria e la mancata considerazione della convenzione sottoscritta nel 2014 tra i comuni coinvolti e il Ministero per la gestione dell’ufficio giudiziario. Il Ministero, tramite l’Avvocatura dello Stato di Lecce, aveva chiesto il rigetto del ricorso.

Tuttavia, in data 2 marzo 2025, i ricorrenti – attraverso il proprio legale – hanno dichiarato il sopravvenuto difetto di interesse, rinunciando implicitamente alla decisione sul merito. La decisione è stata presa nel corso di un’udienza straordinaria dedicata allo smaltimento dell’arretrato, tenutasi il 10 aprile 2025.

Il TAR, con sentenza pubblicata successivamente, ha preso atto della sopravvenuta carenza d’interesse e ha dichiarato il ricorso improcedibile, disponendo anche la compensazione integrale delle spese di giudizio, in considerazione della particolarità della vicenda.

La decisione del Tribunale, presieduto dal giudice Antonio Pasca, pone fine a un lungo contenzioso che aveva sollevato, negli anni, forti critiche tra cittadini e amministratori locali per le difficoltà causate dalla chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace, punto di riferimento per la giustizia di prossimità in un territorio esteso e popoloso come quello del versante orientale della provincia di Taranto.

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