È stato convocato per domani il nuovo consiglio d’amministrazione del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Doc che si occuperà delle nomine dirigenziali del nuovo organismo promosso dalle urne rinnovato per più della metà dei componenti. L’esito del voto che si è tenuto giovedì scorso ha dato questo volto al governo dell’ente consortile: per la filiera dei viticoltori sono stati eletti Roberto Erario, Salvatore Mero e Saverio Zappimbulso; per i vinificatori Leonardo Palumbo, Pietro Pantaleo e Antonio Masilla; per gli imbottigliatori Eleonora Brunetti, Ernesto Malagnino e la presidente uscente, Novella Pastorelli.
Quest’ultima che non avrà problemi nell’essere riconfermata anche per il prossimo triennio, pur nel calo fisiologico di oltre mille voti dovuto alla diminuzione della platea degli aventi diritto al voto, ha confermato con un incremento le percentuali di preferenze ottenute nelle elezioni del 2021. Dal pallottoliere dello spoglio, quindi, la presidente uscente Pastorelli esce rafforzata in questa tornata avendo ottenuto 3.590 voti su un monte voti totale di 4.800 pari all’87% delle preferenze. Questo risultato segna un incremento significativo rispetto alle elezioni del 2021 quando su 5.900 voti validi della sua filiera aveva raccolto 4.950 voti pari all’83% delle preferenze. Nonostante il calo dei voti assoluti esprimibili in questa tornata, dovuti come si diceva all’inferiore numero di votanti, l’imprenditrice Pastorelli ha migliorato la sua percentuale di consensi con un più 4 punti risultando la più votata nella sua categoria e, in percentuale, tra tutte le filiere. I consiglieri primi degli eletti nelle rispettive categorie si sono affermati con queste percentuali: Palumbo (vinificatori) ha preso 4816 voti su un monte di 8500 pari al 57%; Erario (viticoltori) ha ottenuto 1804 preferenze sulla platea di 6000 e quindi il 30%. Delle 145 aziende del Primitivo di Manduria che avevano diritto al voto, in quattro non hanno votato perché escluse per morosità della retta annuale il cui importo varia in base alla quantità di vino prodotto nell’annata.
Domani il nuovo Cda dovrà eleggere il presidente (che certamente riavrà la desinenza al femminile) e i due vicepresidenti che nella passata consiliatura sono stati appannaggio del riconfermato Roberto Erario (Cantine Erario, privati) e di Francesco Delle Grottaglie (presidente della cooperativa Cantolio) che non ce l’ha fatta. Una esclusione clamorosa, la sua, come quella degli altri due presidenti delle storiche cantine manduriane del Primitivo, Pasquale Brunetti della «Produttori Vini» e Giuseppe Oronzo Milizia della «Pliniana», entrambi candidati non eletti.
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