E’ partita da una violenta aggressione ad un manduriano l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia e della Procura di Potenza che ieri si è conclusa con l’arresto di dodici persone quasi tutte di Potenza ed Avigliano, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e concorso in rapina aggravata.
Le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Potenza, hanno avuto origine da una rapina consumata a Potenza l’11 agosto 2023 ai danni di un 31enne manduriano, L.D. le sue iniziali, risultato poi essere un corriere di sostanze stupefacenti. Quella sera alcuni testimoni avevano segnalato ai carabinieri la presenza di un giovane con i polsi legati e con evidenti segni di percosse sul volto, che vagava per le vie della città in cerca di aiuto. Giunti sul posto, i militari fermarono il ferito forniva evasive spiegazioni sulle motivazioni che lo avevano portato a Potenza, nonché sul movente di quella che appariva un’evidente pestaggio. A pochi metri dal luogo veniva rinvenuta la sua auto, che si presentava completamente rovistata, con alcuni pneumatici forati e tracce di sangue nell’abitacolo. A seguito di un’accurata perquisizione, i Carabinieri scoprivano, nascosti nel doppio fondo ricavato nel vano porta oggetti, oltre 300 grammi di hashish suddiviso in tre involucri, ognuno dei quali riportava un importo e una località precisa, per cui era logico ipotizzare che lo stesso dovesse essere consegnato dal soggetto nei luoghi indicati con la contestuale riscossione dei relativi importi.
Durante le fasi dell’arresto, il soggetto decideva di fornire alcuni chiarimenti ai Carabinieri, dichiarando di essere un corriere di stupefacenti e che si trovava a Potenza per effettuare una consegna. Giunto nel posto concordato, riceveva la richiesta dall’acquirente di spostarsi in un luogo più isolato al fine di concretizzare la consegna. Qui veniva aggredito e percosso da altri tre ragazzi con volto travisato e armati di una pistola (di cui veniva rinvenuto e posto sotto sequestro il relativo caricatore), i quali, dopo averlo aggredito e immobilizzato, lo rapinavano di una parte della sostanza stupefacente che trasportava per un valore di circa 8.500 euro. Il manduriano fu arrestato con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e su richiesta del suo avvocato difensore, il penalista savese Alessandro Giuseppe Cavallo, ottenne gli arresti domiciliari. Nel frattempo i carabinieri avviarono le indagini concluse con il blitz di ieri.
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