
L’Acquedotto pugliese ha avviato la fase finale dei lavori del nuovo depuratore consortile di Manduria e Sava ubicato sulla costa manduriana, in località Specchiarica, a pochi metri dal confine con il territorio comunale di Avetrana.
Ieri mattina il responsabile del procedimento per l’esecuzione dei lavori, ingegnere Emilio Tarquinio, ha inviato al Comune di Manduria, per la pubblicazione sull’albo pretorio del proprio sito internet, l’invito rivolto a chi vanta crediti dall’appaltatore per le richieste risarcitorie. Si tratta di una formalità prevista nella normativa sugli appalti pubblici che serve a sanare possibili contenziosi nati tra l’impresa che ha eseguito i lavori e i proprietari di terreni o stabili che lamentano indebite occupazioni di aree o danni arrecati nell’esecuzione dei lavori.
Entro quindici giorni dalla data di ieri, pertanto, chiunque dovesse ritenere di aver subito un danno dall’impresa he ha eseguito l’opera, dovrà presentare all’Acquedotto pugliese le ragioni dei loro crediti e la relativa documentazione giustificativa.
Trascorso questo termine e sanate le eventuali pendenze, l’impresa appaltatrice potrà consegnare il cantiere alla stazione appaltante che avvierà gli impianti.
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3 commenti
Pietro
ven 12 luglio 2024 05:30 rispondi a PietroI lavori proseguono a tambur battente. Quanta gente ha già l'acquolina in bocca, con gli incassi che si faranno. Ci chiediamo fino a quando avremo la tanta sbandierata "Bandiera blu", dopo l'avvio di questo odiato depuratore da gran parte della popolazione manduriana e quella dei paesi limitrofi, tranne Sava ovviamente!
Un cittadino
sab 13 luglio 2024 07:59 rispondi a Un cittadinoNei criteri di assegnazione della bandiera blu ci sono anche i servizi e il depuratore potrebbe essere anche considerato come tale
Antonio
ven 12 luglio 2024 01:08 rispondi a AntonioAqp conosce già la sentenza del Tar...cioè vengono respinti i ricorsi discussi il 6 febbraio scorso? Mah!