
Entro il 10 agosto i comuni di Manduria e Sava dovranno esprimere il proprio parere tecnico sul nuovo progetto degli scarichi complementari del depuratore consortile Sava Manduria redatto dall’Acquedotto Pugliese. Al momento a dirsi già contrari alle ipotesi dell’ente idrico, sono solo gli ambientalisti mentre i partiti e le amministrazioni locali tacciono. A sollecitare un loro interessamento sono gli attivisti avetranesi del «Comitato per la tutela del territorio associato a Italia Nostra» che ieri hanno inviato una lettera al sindaco e a tutti i consiglieri del comune di Avetrana invitandoli a farsi promotori di un consiglio intercomunale monotematico allargato alle amministrazioni dei comuni di Manduria, Porto Cesareo, Erchie, Maruggio e alle associazioni e comitati cittadini della zona coinvolta. Con l’obiettivo, scrivono i firmatari della lettera, «di tutelare gli interessi delle proprie comunità e per intraprendere tutte quelle azioni utili a salvaguardare i propri territorio».
Il motivo principale del disaccordo è sempre quello: il depuratore in fase di completamento in zona Urmo Belsito, località Specchiarica, marina di Manduria. Un pugno nello stomaco per i residenti e per gli ambientalisti che non si capacitano di come sia stato possibile realizzare un’opera così impattante in un’area situata tra due aree protette, la salina dei fenicotteri rosa e il fiume Chidro e distante un chilometro e mezzo dal mare classificato Sito di importanza comunitaria.
A rendere ancora più insopportabile la scelta è l'ultimo progetto degli scarichi complementari su cui si dovranno esprimere i comuni interessati.
Si tratta di un recapito al suolo (buffer) previsto in contrada Marina a San Pietro in Bevagna (sempre marina di Manduria) e lo scarico emergenziale nel bacino di Torre Colimena collegato con il vicino mare attraverso un canale diretto. «Si prevede addirittura un Parco dell’acqua – scrivono gli attivisti del comitato - su una area di oltre 35.000 metri quadri adiacente alla masseria Marina (sede delle riserve del Parco, Ndr), con bacini di ampie dimensioni e disperdenti. Le trincee disperdenti di tale Parco – spiegano ancora nella lettera - consentirebbero lo smaltimento massimo di cinquemila metri cubi al giorno e le portate eccedenti andrebbero a confluire nel bacino di Torre Colimena che, per quanto notorio, ricade in ambiti di notevole valenza naturalistico/paesaggistico/ambientale sia terrestri, che marine».
Contro la contestatissima opera, le popolazioni dei due comuni di Manduria e Avetrana hanno tentato ogni strada possibile non fermandosi alle manifestazioni di massa. Alle due Procure di Taranto e Brindisi, infatti, sono state presentati tre esposti che hanno fatto aprire tre inchiesta tutte senza indagati e ancora aperte. «Tuttora si è ancora in attesa di conoscere gli esiti degli esposti – scrivono gli ambientalisti - che auspichiamo possano portare al rispetto della legge con attribuzione di ogni eventuale sanzione e condanna a carico dei soggetti responsabili di azioni penalmente rilevanti». Gli associati del «Comitato per la tutela del territorio associato a Italia Nostra», si sono anche rivolti al Tribunale amministrativo con un ricorso su cui la sezione di Bari dovrà esprimersi nell’udienza del 19 ottobre prossimo.
Nazareno Dinoi
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9 commenti
Gino
dom 31 ottobre 2021 09:09 rispondi a GinoBuongiorno, qualcuno ha delle novità in merito alla questione?
Giuseppe Murgolo
mer 8 settembre 2021 12:14 rispondi a Giuseppe MurgoloHo chiesto info x una casa in vendita su' Urno in via Delle Panse'..sapete dirmi quanto è distante dal depuratore e se' ci sono rischi di avere brutti odori nel caso dovessi acquistare casa in quella zona?
Senza Tutori
lun 28 giugno 2021 07:56 rispondi a Senza TutoriSeguirei il verdetto del 19 ottobre qualsiasi sia il verdetto.
MANDURIANO
ven 25 giugno 2021 10:09 rispondi a MANDURIANOma perche non scarichiamo nel comune di sava visto che il resto e stato fatto a casa nostra.ci siamo fatti fare alla grande dai savesi......facciamo il parco acquatico affianco al municipio di sava
Tonino
ven 25 giugno 2021 11:23 rispondi a ToninoQuanto attivismo contro un opera necessaria che ha accumulato ritardi , e zero battaglie invece affinchè ci sia acqua e fogna dappertutto, Manduria compresa . Fanno affari solo i trasportatori di acqua ed autospurghi, in questa area. I Sindaci facciano il loro lavoro, garantendo ovviamente che le opere siano fatte nel rispetto delle Leggi, ma che impegnino l'AQP a fare investimenti in questa area tanto arretrata urbanisticamente e fare arrivare l'acqua e fogna nelle abitazioni . Ed avremo un mare pulito, non come adesso con i pozzi neri su 18 KM di litorale che scaricano nella falda....Ne vogliamo parlare ?
Giuanni cu la camisa cranni
ven 25 giugno 2021 09:08 rispondi a Giuanni cu la camisa cranniSecondo me, il depuratore SE dovesse funzionare, spero con i MIGLIORI sistemi di controllo, con SCARICO diretto alle campagne. E, aggiungo, ci deve stare un politico, ... anzi , un sindaco, e dirò di più, il Sindaco IAIA e, che si assuma tutta la RESPONSABILITA' di tutto lo STABILIMENTO
Angela
ven 25 giugno 2021 01:36 rispondi a AngelaForza Tonino
Lorenzo
ven 25 giugno 2021 12:57 rispondi a LorenzoAppunto garantisce lei, fiero di questo sud affidabile? È al corrente di chi dovrà gestire questo depuratore? Sa che ci sono un pochino di inchieste giudiziarie. È un po come dare la presidenza dell'Avis al Conte Dracula. Opinioni
Antonio
ven 25 giugno 2021 10:47 rispondi a AntonioDice che si stanno avviando anche le attività per la nidificazione delle "ZANZARE CU LI RECCHI". Il parco acquatico sarà a loro riservato.