Ha un canale YouTube da 20mila seguaci, è manduriano e spiega benissimo la matematica e la fisica. E questo basterebbe per lodarlo. Ma Gabriele Dimaggio ha solamente quindici anni e ciò lo rende un vero e proprio genio. Noi della Voce di Manduria l’abbiamo incontrato e intervistato.
Capelli neri e ricci, occhiali tondi e una parlantina inarrestabile. Gabriele, studente al liceo De Sanctis Galilei di Manduria, è preparatissimo. Non è il solito secchione introverso e spocchioso, il giovane manduriano è invece empatico e umile, sebbene di meriti ne potrebbe elencare. Oltre ad essere il primo della classe Gabriele è amatissimo dai suoi follower, più di ventimila all’incirca e di tutte le fasce di età che lo seguono con grande devozione sul suo canale YouTube dove realizza, tutto da solo, diversi contenuti video: tutorial su teorie matematiche e approfondimenti sui grandi scienziati e pensatori. Ma da dove nasce questa passione per la matematica? Glielo abbiamo chiesto direttamente.
Ciao Gabriele, perché proprio la matematica?
«Credo che uno dei principali motivi per cui sono appassionato di matematica sia il fatto che abbia avuto il modo di approfondirla fuori dal contesto scolastico. La matematica a scuola (anche liceale) è molto distante da quella "reale", anche per ovvi motivi didattici. La "vera" matematica è creativa in un senso molto più profondo di quello che pensiamo, perché, liberata da qualsivoglia vincolo empirico (quindi proprio della fisica), può creare infiniti tipi di mondi, e un matematico può divertirsi a descrivere la traiettoria di una terra piatta attorno al sole, o cambiare tutti i dati che abbiamo sotto gli occhi per vedere cosa succede (un ragionamento ad absurdum dal punto di vista fisico). Ma comunque al di là di questo la matematica è proprio un universo a sé e che comprende tanti altri universi. Quindi è come leggere un grande libro fantasy. Non a caso Alice nel Paese delle Meraviglie è un romanzo molto matematico».
Assolutamente. Quando hai aperto invece il canale Youtube e per quale motivo?
«Il canale l'ho aperto durante la primissima ondata, a marzo 2020. L'ho aperto per due motivi: ho sempre amato parlare e spiegare, e non avevo niente da fare come tutti in quel periodo».
Beh l’ozio può essere creativo. Einstein ha inventato la sua teoria della relatività guardando una mosca o è una diceria?
«Beh sì, è probabile, faceva tanti esperimenti mentali»
Parliamo del tuo canale YouTube: realizzi video tutorial e biografie di matematici e fisici come Zenone, Parmenide, Pitagora perché?
«Perché mi affascinano sin da bambino. Da piccolissimo guardando la serie televisiva “Genius” su National Geographic rimasi estasiato dal genio di Einstein. Quando ho visto quest’uomo con i capelli disordinati che se ne fregava di tutti e passava solo il tempo a scrivere e a farsi domande, lì mi sono innamorato della matematica. Su YouTube voglio raccontare la vita di questi pensatori scardinando i pregiudizi secondo cui i matematici fanno una vita noiosa».
Beh molto interessante e il tuo format piace a tanti, anzi, tantissimi: più di 20mila follower. Che rapporto hai con la tua community?
«Il rapporto con la community è una delle cose di cui vado più fiero. Ho conosciuto tantissima gente, coetanei, studenti universitari, lavoratori come professori di fisica all'estero e anche un fisico che ha lavorato al CERN. Alcuni di loro sono diventati addirittura amici intimi e ci siamo visti dal vivo o ci vedremo. Inoltre qualche mese dopo la creazione del canale YouTube, creai una serie di gruppi telegram dove ormai siamo più di mille e la gente scrive quotidianamente. I gruppi hanno il nome di "pettegolezzi", ci sono pettegolezzi scientifici, informatici, filosofici, d'autore, gruppi dove si parla rispettivamente di scienza, informatica, filosofia, letteratura. È bello vedere come qui la gente si confronti e impari nuove cose con l'aiuto di esperti anche. C'è anche un gruppo telegram di aiuto compiti di fisica matematica e chimica».
E nel futuro invece come ti vedi?
«Come ricercatore».
Marzia Baldari
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2 commenti
Marina Caponago
dom 4 dicembre 2022 11:32 rispondi a Marina CaponagoSono una vecchia insegnante di matematica che ha sempre fatto "scoprire" le "regole" ai suoi alunni (delle superiori) facendoli lavorare anche a gruppi. È un bel modo per fare "persone pensanti"
Lorenzo Luigi Chighizola
sab 3 dicembre 2022 01:19 rispondi a Lorenzo Luigi ChighizolaBravissimo s divulgare fisica e matematica. Ottima idea per coinvolgere e incuriosire i giovani. Lo stato dovrebbe sostenere ed incentivare queste lodevoli iniziative.