
Il gruppo consiliare Demos ha presentato un’interpellanza urgente al Consiglio Comunale di Manduria sollevando forti dubbi sulla gestione delle concessioni demaniali da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Gregorio Pecoraro. Al centro della polemica, l’ampliamento recentemente concesso allo stabilimento balneare “Momà”, che avrebbe suscitato numerose proteste tra i cittadini e acceso il dibattito politico.
Secondo i consiglieri Demos, la decisione di concedere l’ampliamento sarebbe avvenuta in un quadro normativo e giurisprudenziale quanto mai critico. Il Piano Comunale delle Coste (PCC) di Manduria, infatti, risulta solo adottato e non ancora approvato, rendendo dubbia la piena efficacia degli strumenti urbanistici necessari per simili operazioni.
A rafforzare le perplessità del gruppo, intervengono due recenti pronunce del TAR – la n. 183/2025 della Liguria e la n. 268/2025 della Puglia – che ribadiscono l’illegittimità delle proroghe automatiche delle concessioni demaniali marittime in assenza di gare pubbliche, in base ai principi europei sanciti dalla Direttiva Bolkestein (2006/123/CE) e dall’articolo 49 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.
Nel testo dell’interpellanza viene richiamato anche il recente decreto legge n. 131/2024, giudicato dal Consiglio di Stato non applicabile laddove manchi l’avvio di procedimenti pubblici di selezione. «L’ampliamento in fase di proroga può essere concesso solo in casi eccezionali e ben motivati», si legge.
Ma i rilievi non si fermano al quadro normativo. Demos richiama l’attenzione anche sui vincoli ambientali che gravano sull’area oggetto della concessione, riconosciuta come paesaggio tutelato dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) e ricadente in siti di interesse comunitario (SIC). Viene chiesto se siano stati rispettati parametri specifici come la fascia di rispetto di cinque metri dal piede dunale e la profondità minima di 15 metri della spiaggia libera, previsti dal regolamento regionale n. 6/2016.
Tra le domande poste al sindaco, agli assessori e al presidente del Consiglio comunale Gregorio Dinoi, anche quella sulla trasparenza amministrativa: nell’Albo Pretorio del Comune, infatti, non risulterebbe pubblicato alcun atto relativo all’ampliamento della concessione.
Concludendo, i consiglieri Demos chiedono un confronto pubblico e immediato sui criteri utilizzati per l'autorizzazione dell’intervento e sulle eventuali irregolarità riscontrabili. L’interpellanza si preannuncia come il primo atto di un confronto acceso in aula, destinato ad alimentare un dibattito più ampio sulla tutela del demanio costiero e sulla legalità delle concessioni in fase di transizione normativa.
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7 commenti
Pietro
ven 20 giugno 10:49 rispondi a PietroNon credo che con l'interpellanza si risolva qualcosa. È già tutto compiuto! Gli ampliamenti sono già in funzione, come al solito alla faccia di noi manduriani e non, residenti da decenni e con delle "belle" tasse paghiamo ogni anno al Comune. Da non credere quello che fa il Sindaco e company! Sono prima i forestieri dei paesani! Si vede che pagano più di noi!
Gregorio
gio 19 giugno 20:35 rispondi a GregorioSeconda parte: Raggiungimento della battigia: L'accesso deve essere garantito non solo per la balneazione, ma per qualsiasi attività che richieda di raggiungere la battigia. Area di passaggio: Questa zona di passaggio deve essere mantenuta libera e accessibile, anche se all'interno di un'area concessa a privati. Divieto di stazionamento: È importante notare che, sebbene sia consentito il transito, non è permesso lo stazionamento con ombrelloni, sdraio, ecc., sulla battigia o nell'area di passaggio, a meno che non sia espressamente autorizzato. In sintesi, la concessione demaniale non priva il pubblico del diritto di accesso al mare e alla battigia, che deve essere garantito in modo libero e gratuito, anche all'interno dell'area concessa. Perciò... cari gestori....................
Gregorio
gio 19 giugno 20:33 rispondi a GregorioLe concessioni demaniali marittime, pur attribuendo l'uso esclusivo di un'area demaniale a un privato, non esimono il concessionario dall'obbligo di garantire il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia, anche a fini di balneazione. Questo significa che, pur all'interno di un'area concessa, deve essere sempre assicurato il passaggio libero e gratuito per raggiungere il mare. Dettagli: Accesso libero e gratuito: I concessionari di aree demaniali marittime sono tenuti a consentire il libero e gratuito accesso e transito per raggiungere la battigia, ovvero la linea di demarcazione tra la terra e il mare. Obbligo per i concessionari: Questo obbligo è sancito dalla legge, in particolare dall'art. 1, comma 251, della Legge 296/2006, che specifica l'obbligo di garantire il passaggio per la balneazione. Fine. Parte prima
Agfa
gio 19 giugno 16:35 rispondi a AgfaSoprattutto c'è da chiedersi la necessità di tale ampliamento considerato che nel periodo di maggior afflusso turistico gli ombrelloni occupati sono mediamente un terzo di quelli disponibili.
Agfa
gio 19 giugno 16:33 rispondi a AgfaSoprattutto c'è da chiedersi la necessità di tale ampliamento considerato che nel periodo di maggior afflusso turistico gli ombrelloni occupati sono mediamente un terzo di quelli disponibili.
Fernando Maria Maurizio Potenza
gio 19 giugno 16:15 rispondi a Fernando Maria Maurizio PotenzaVoglio ricordare, che proprio a ridosso del Lido Moma', vi è stato un nido di tartaruga Caretta Caretta con successiva schiusa avvenuta con successo grazie ai volontari del WWF. Quindi, questo suo ampliamento doveva prevedere anche questi eventuali eventi naturali, che oramai da alcuni anni si verificano sulle nostre spiagge. Vorrei sapere se il Moma' è a conoscenza, che nel caso si verificasse un evento del genere, proprio all'interno della spiaggia del suo Lido, lo stesso è obbligato a rispettare le norme di Legge che tutelano tutto il ciclo di riproduzione della specie delle Tartarughe Caretta Caretta? Ovvero, gli Uffici preposti che hanno autorizzato l'ampliamento del Lido Moma', hanno informato di tali eventi il Gestore dello Stabilimento per eventuali collaborazioni con gli Enti Naturalistici preposti e l'immediata segnalazione alla Guardia Costiera?
giu
gio 19 giugno 15:20 rispondi a giuI nostri cari amministratori sono sempre disponibili a concedere le nostre spiagge ai gestori di lidi, sottraendo spazi liberi ai residenti che pagano Imu, Tari, oltre agli oneri di urbanizzazione pagati prima di costruire la casa.