
Sembrano voler rinascere a tutti i costi, ma per loro non ci sarà futuro. È questo il destino dei giovani germogli di robinia che, in questi giorni, stanno ricomparendo rigogliosi nelle aiuole di viale Mancini a Manduria, dove fino a sei mesi fa si ergevano oltre 160 alberi, abbattuti per decisione dell’amministrazione comunale.
Le immagini di questi nuovi cespugli verdi stanno facendo il giro dei social, condivise da numerosi cittadini che non hanno dimenticato il colpo d’occhio offerto dal viale alberato, oggi sostituito da una distesa di ceppi tagliati di netto. Proprio da quelle basi, la natura sta cercando di riprendersi il suo spazio.
Secondo le valutazioni dei tecnici incaricati dal Comune, e avallate dallo stesso sindaco Gregorio Pecoraro, quegli alberi erano ormai "morti", quindi pericolosi e da abbattere. Un giudizio che ha sollevato non poche perplessità tra residenti, ambientalisti e semplici osservatori, ora sorpresi dalla vitalità con cui le robinie stanno tentando di rigenerarsi.
Tuttavia, questa rinascita spontanea sembra destinata a interrompersi presto. Il Comune ha già previsto la piantumazione di 40 nuove specie esotiche al posto delle robinie: un numero molto inferiore rispetto agli esemplari rimossi e di tipologia completamente diversa. Quando arriveranno le nuove piante, i germogli verranno eliminati definitivamente, ponendo fine anche a questo tentativo di resistenza silenziosa.
Per molti cittadini, si tratterà di un “secondo abbattimento”, questa volta ancora più amaro, perché colpirà non solo gli alberi, ma anche la speranza di un possibile ripensamento.
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5 commenti
Francesco Lotta
lun 16 giugno 17:02 rispondi a Francesco Lottaprobabilmente quei cosiddetti tecnici esperti di alberi in vita loro non hanno mai piantato neanche una piantina di prezzemolo. io penso (e non mi sbaglio) che sotto quell'affidamento aduna impresa per eliminare quegli alberi c'è qualcosa che puzza di bruciato.a grottaglie i pini che costeggiano le strade compresa viale Venezia (strada che porta all'ospedale)e che sono davvero pericolosi(moto che saltano sulle radici che escono fuori dell'asfalto, ambulanze che saltano con i malati dentro) e di conseguenza affidamento alle imprese per tagliare radici e ripristinare alla meglio l'asfalto. io un'idea c'è l'avrei
Anna Esposito
lun 16 giugno 15:00 rispondi a Anna EspositoCerto che chi amministra non fallisce un colpo, errori su errori. Quanto hanno intascato per questa operazione? E pensare che la natura è in grado di smentire sempre le decisioni sbagliate, ma purtroppo gli 'ottusi' non riescono ad ammettere gli errori.
Dino Conta
lun 16 giugno 08:58 rispondi a Dino ContaVisto che la radice è ancora viva una volta estrapolati non si possono piantare in un altra zona?
Pina
dom 15 giugno 15:19 rispondi a PinaQuesta è la prova che gli alberi erano sani ,ma purtroppo a vederli malati erano solamente loro,così potranno vedere sani solo il loro portafoglio. Opinioneeee?? Laureati canta ,,anche tu devi morire,,
Gregorio
dom 15 giugno 08:44 rispondi a GregorioQuando uno commette un’errore , e non ha un “ripensamento” di conseguenza viene accusato che.. in quel momento avrebbe avuto un RAPTUS… . Mi chiedo , ma se i calcoli sono stati fatti male senza un ripensamento i signori che hanno concesso al taglio….anche loro sono stati colpiti da un RAPTUS !!??? A parte questo, l’altra domanda che mi pongo, perché non hanno imposto lo stesso NUMERO di ALBERI !!???? Altro RAPTUS o FLOP ?? Aggiungo, la Ditta appaltatrice che svolge i lavori di: 80 metri dalla parte del Convento e 100 metri dalla parte opposta, hanno impiegato un ben più di tempo, …quando FINIRANNO ??