Martedì, 1 Luglio 2025

Attualità

Riflessioni di un uomo in divisa

Il sacrificio di chi serve lo Stato e certa politica che si gira dall'altra parte

Elio Errico Elio Errico

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una riflessione dell'ex comandante della stazione dei carabinieri di Manduria, luogotenente Elio Errico, sul sangue versato dal servitore dello Stato Carlo Legrottaglie.

Viviamo un’epoca attraversata da crisi profonde e trasformazioni radicali. La modernizzazione, l’impatto dei social network, le difficoltà economiche, l’immigrazione irregolare e la pandemia hanno contribuito a modificare profondamente stili di vita, valori e rapporti tra cittadini e istituzioni. In questo scenario, le forze dell’ordine si ritrovano spesso sole ad affrontare un contesto sociale sempre più complesso, ostile e privo di riferimenti condivisi. Un tempo impensabile, oggi è diventato ordinario vedere agenti delle forze dell’ordine costretti ad atteggiamenti difensivi, nel timore di aggressioni verbali e fisiche durante il normale esercizio delle loro funzioni.

Sputi, insulti, provocazioni, fino a veri e propri atti di violenza: l’oltraggio alla divisa sembra ormai un atto banale, destinato a rimanere impunito. E anche quando l’aggressione si conclude in tragedia, con la morte di un operatore, la notizia scivola via nel silenzio assordante dell’indifferenza generale. Siamo di fronte a una società che ha smarrito il senso del rispetto per le istituzioni, dove sfidare lo Stato è considerato un gesto privo di conseguenze reali.

Ma il dato forse più allarmante è l’ambiguità di una parte della politica: forze parlamentari che faticano a schierarsi apertamente al fianco della legalità, che tacciono di fronte al sacrificio degli agenti caduti in servizio, e che sembrano più pronte a giustificare l’illegalità piuttosto che condannarla. È una politica che non ha ancora deciso da che parte stare. Le stesse voci che si levano con forza in difesa di chi delinque, che promuovono interrogazioni parlamentari per episodi controversi, spesso tacciono quando a cadere è un servitore dello Stato. Questo doppio standard mina la fiducia nelle istituzioni e alimenta un clima di delegittimazione nei confronti di chi indossa una divisa. Eppure, l’Italia onesta esiste. È fatta di cittadini che lavorano, che rispettano le regole, che vogliono vivere in sicurezza e riconoscere il valore di chi ogni giorno protegge le loro vite. È tempo che la politica ambigua scelga da che parte stare. Ed è tempo che alle forze dell’ordine sia restituita piena fiducia, adeguata sicurezza operativa e le garanzie necessarie per svolgere il proprio servizio con dignità.

Come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:

«Le forze dell’ordine rappresentano lo Stato e la sua capacità di essere presente, vicino ai cittadini e garante della convivenza civile. A loro dobbiamo rispetto, gratitudine e pieno sostegno.»

Una società sana non può permettersi di voltarsi dall’altra parte. La legalità si difende per il bene comune.

Luogotenente c.s. dei CC in quiescenza Elio Errico

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9 commenti

  • Dino Conta
    lun 16 giugno 09:03 rispondi a Dino Conta

    Prima di fare domanda per entrare nell'arma deve mettere in conto che può succedere anche questo... altrimenti troppo bello lo stipendio e vari sconti per stare solo a dirigenre il traffico o a fare multe.... dispiace per la famiglia ma questo è il rischio del mestiere.

  • Lorenzo Libertà per la Marina
    lun 16 giugno 06:38 rispondi a Lorenzo Libertà per la Marina

    Nessuno mette in dubbio che l' Arma abbia un ruolo importante nelle istituzioni e nella sicurezza di noi cittadini. In questo momento di lutto atroce per la famiglia del Carabiniere ucciso la polemica non serve e non deve emergere sull' onda dell' emotività, sarebbe opportunismo a mio avviso. Tuttavia a " bocce ferme" mi piacerebbe sapere che % di corruzione c' è oggi in Italia tra le forze dell' Ordine e perché chi tradisce lo Stato con le Mafie non va' quasi mai in galera. Se fosse per me chi ammazza un poliziotto merita d' ufficio l' ergastolo ma l' uomo dello Stato che tradisce, ruba o si fa corrompere merita la galera certa appunto perché sia da esempio. Opinioni

  • Claudio
    dom 15 giugno 19:16 rispondi a Claudio

    Prossimo candidato sindaco!!! avanti ce posto per tutti, aggiungi un posto a tavola. Opinione personale di un cittadino comune

  • Elena
    dom 15 giugno 12:02 rispondi a Elena

    Sig Elio a mio vedere tutto grazie ad avvocati e giudici,preferiscono un innocente dentro che una sentenza errata. Grazie democrazia dove sbagie e non paghi .Che futuro,solo in un Italia . OPINIONE??????MAHHH

  • Frank
    dom 15 giugno 11:24 rispondi a Frank

    È il mondo al contrario, bellezza! Fa più rumore un albero che cade in mezzo a tanti che rimangono su. Quanto alla politica poi, "pro domo sua".

  • Tiziano
    dom 15 giugno 11:24 rispondi a Tiziano

    È aperta ufficialmente la campagna elettorale.

  • Agfa
    dom 15 giugno 10:01 rispondi a Agfa

    Spett.le Luogotenente c.s. dei CC in quiescenza Elio Errico Credo di poter parlare a nome di tutti i cittadini corretti e onesti della comunità nel voler esprimere la solidarietà con quelle forze dell'ordine che quotidianamente si prodigano per affermare la sicurezza e la legalità. Desidero altresì sottolineare che non sono solo le forze dell'ordine che, citando le sue parole, "si ritrovano spesso sole ad affrontare un contesto sociale sempre più complesso, ostile e privo di riferimenti condivisi" ma anche una buona parte della cittadinanza. L'opinione che sepeggia tra la gente è: "li chiami e non vengono". Si renderà conto senz'altro che a questo stato di cose consegue l'individualismo, la disgregazione del tessuto sociale, del si salvi chi può, . Purtroppo, e lo dico con amarezza, mi creda, le forze dell'ordine sono spesso affiancate da quelle che definirei: forse dell'ordine.

  • Mimmo
    dom 15 giugno 09:25 rispondi a Mimmo

    Condivido pienamente il tuo messaggio. Purtroppo, la politica è assente e la Magistratura ..anche , si sta arrivando; dove i poliziotti dovevano chiedere ai rapinatori se l’arma fosse vera o se ha il tappo ROSSO all’estremità della canna, se avevano bisogno di acqua, caffè o qualche merendina dopo la corsa campestre e,… poi chiedere gentilmente di andare con loro alla questura per ulteriori accertamenti, sempre con una certa gentilezza. Secondo me, se non cambiano le regole andremo sempre peggio!! Più potere alle forze dell’ordine!!

    • Giuse Dinoi
      dom 15 giugno 21:09 rispondi a Giuse Dinoi

      Concordo con lei signor Mimmo più poteri alle forze dell'ordine,qui siamo arrivati che le forze dell'ordine hanno molte limitazioni e che devono misurare tutto altrimenti li accusano e possono essere indagati per eccesso colposo nell'uso legittimo delle armi.

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