
Il comune di Manduria si è costituito in giudizio nella procedura di liquidazione giudiziale nei confronti della «Salvatore Matarrese Spa» che con la Diseco Srl e la Ecoambiente faceva parte dell’associazione temporanea d’impresa che ha gestito la vecchia discarica Li Cicci, abbandonandola senza bonificarla come prevedeva il contratto stipulato nel 1988 tra quella Ati e il sindaco Gregorio Pecoraro nella sua prima sindacatura. L’obiettivo dell’ente è quello di recuperare i soldi spesi (che ammonterebbero a circa tre milioni di euro) per mettere in sicurezza l’impianto, oltre al danno provocato dall’inquinamento del sito tuttora in atto perchè mai bonificato.
In data 10 ottobre scorso, l’avvocato Filiberto Morelli, già procuratore costituito per il Comune di Manduria nel procedimento contro i vecchi gestori della discarica, aveva comunicato che il giudice Gallucci, in seguito all’intervenuta procedura di liquidazione giudiziale nei confronti della Salvatore Matarrese s.p.a. disposta dal Tribunale di Bari, aveva dichiarato l’interruzione del giudizio avviato dal comune messapico.
Al fine di proseguire il contenzioso e cercare di ottenere dai responsabili dell’inquinamento il rimborso delle spese sostenute per arginare l’inquinamento dell’ex discarica, l’avvocato Morelli faceva presente la necessità di riassumere il giudizio, attività che doveva svolgersi entro e non oltre il termine perentorio del 16 dicembre, cioè ieri. Mercoledì scorso, 11 dicembre, la giunta comunale recependo il richiamo del legale, ha deliberato la costituzione in giudizio dell’Ente demandando al responsabile dell’Area Servizi legali l’adozione dei provvedimenti consequenziali necessari ai fini della individuazione e della nomina del professionista cui affidare la rappresentanza e difesa dell’amministrazione comunale, nonché del relativo impegno della spesa. Ovviamente la scelta è andata sull’avvocato Morelli che ha già seguito il caso dall’inizio.
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4 commenti
Mariuccio
mar 17 dicembre 2024 10:13 rispondi a MariuccioBravo Cittadino Repubblicano, vedo che ricordi perfettamente come andarono le cose. Così come è successo per la nuova discarica di Manduriambiente, dove Pecoraro, nonostante la stessa sia stata ricolmata e nonostante con le analisi dell'acqua dei pozzi spia intorno alla discarica siano stati rilevati inquinamenti elevatissimi da percolato, non ha preso alcun provvedimento, nonostante la suddetta discarica era priva dell'agibilità ed aveva esaurito la volumetria ammessa, quindi era a fine vita. Oggi è ancora in corso una procedura di autorizzazione per una ulteriore sopraelevazione in piedi, perché Pecoraro non ha fatto rispettare il contratto e mettere il sigillo di chiusura.
Cittadino Repubblicano
mar 17 dicembre 2024 09:43 rispondi a Cittadino RepubblicanoIl responsabile dell'inquinamento fu Pecoraro. Durante la prima amministrazione Pecoraro fu autorizzata la sopraelevazione della discarica che era nata, grazie all'impegno delle aministrazioni precedenti solo ed esclusivamente per bonificare la zona in contrada Li Cicci . Pochè, effettuata la bonifica, c'era ancora capienza per nuovi rifiuti si continuò a scaricare fino al piano di colmatura. Pcoraro invece di gestire la fase post mortem della discarica realizzando la piantumazione di alberi, autorizzò la sopraelevazione della discarica, laqualcosa portò alla rottura ed alla fuoriuscita di percolato. Una decisione quindi sbagliata come tante altre di cui Pecoraro è stato protagonista.
Pippinu
mar 17 dicembre 2024 01:50 rispondi a PippinuCondivido pienamente il tuo commento. Non solo, il nostro Sindaco con tutti i FLOP che produce ha anche il coraggio di IGNORARE la realtà !!
Giova
mar 17 dicembre 2024 09:03 rispondi a GiovaQui le associazioni che tanto baccano hanno fatto per gli alberi sul viale , cosa avete intenzioni di fare sulla vecchia discarica e anche dell' altra quella sulla via di San Cosimo Datevi da fare costituitevi anche voi assieme al comune come parte civile per essere sicuri che venga fatta la bonifica