C’è San Pietro (in Bevagna) ma non Manduria nelle antiche carte geografiche dei Musei Vaticani di Roma. Degli altri comuni del versante orientale della provincia di Taranto, compare solo Maruggio, Lizzano e Pulsano (Pulfano), mentre tutto intorno sono indicati molti comuni della provincia di Lecce posizionati però in posti assolutamente sbagliati: Leverano occupa il posto di Manduria, Copertino (Capertino) quello di Sava, Casarano di Grottaglie e così via. Veterano, che dovrebbe essere l’attuale Avetrana, i cartografi di quell’epoca la posizionano nell’attuale San Marzano di San Giuseppe.
La marina di Manduria, San Pietro appunto (all’epoca non ancora conosciuta come l’attuale San Pietro in Bevagna), viene rappresentata con un agglomerato urbano, forse antichi castelli o abbazie, mentre tutta la costa è contrassegnata dalle torri saracene con la Torre di Colimena più a Sud identificabile dalla piccola insenatura del porticciolo naturale di Torre Colimena.
La storia e la nascita delle carte geografiche dei Musei Vaticani (da Wikipedia)
La Galleria delle carte geografiche è situata nei palazzi Vaticani ed è oggi inclusa nel perimetro dei Musei Vaticani. La galleria è posta lungo l'itinerario che conduce alla Cappella Sistina; è un'eccezionale rappresentazione cartografica delle regioni d'Italia, realizzata tra il 1580 e il 1585 su ordine di papa Gregorio XIII. Costituisce in tal modo una testimonianza preziosa delle cognizioni geografiche e dello stato dei luoghi in quell'epoca. La galleria, che venne definita il luogo dove il papa va "a passeggio per l'Italia senza uscire di palazzo", è ragguardevole anche perché nella reggia papale del tempo viene affermata l'unità geografica e spirituale dell'Italia intera.
È un corridoio di 120 metri di lunghezza e sei di larghezza, sulle cui pareti sono raffigurate quaranta carte delle varie regioni d'Italia, ciascuna con le mappe delle principali città, e si conclude con le vedute dei principali porti italiani del Cinquecento: Civitavecchia, Genova, Ancona e Venezia. Ogni mappa di regione è accompagnata sul soffitto dalle rappresentazioni dei principali eventi religiosi avvenuti in essa. L'opera fu diretta dal matematico, geografo e amico del papa Ignazio Danti, domenicano, che si occupò della sua realizzazione tra il 1581 e il 1583. Percorrere la galleria è, secondo le intenzioni di Ignazio Danti, come viaggiare lungo gli Appennini e affacciarsi sulla costa adriatica, verso est, e tirrenica, verso ovest. Infatti così sono distribuite sulle due pareti le mappe regionali e le vedute dei porti che completano la galleria: verso destra quelle adriatiche e verso sinistra quelle tirreniche.
Gli artisti che vi lavorarono furono Girolamo Muziano, Cesare Nebbia, i due fratelli fiamminghi Matthijs Bril e Paul Bril, Giovanni Antonio Vanosino da Varese e Antonio Danti che la decorarono e affrescarono tra 1580 e il 1585[3], seguendo le indicazioni di Ignazio Danti, originario di Perugia
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1 commento
Diablo
lun 4 novembre 23:50 rispondi a DiabloOvviamente non troveremo mai Manduria ma certamente "Cafal nuovo" sotto "Sana" ovvero Sava. Vi lascio il link dove si può vedere bene la cartina. https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/eb/Vatican_City_22_46_55_566000.jpeg