Ieri, martedì primo ottobre, la biblioteca civica manduriana, “Marco Gatti” ha riaperto i battenti dopo un faticoso trasloco, ma non mancano già le polemiche. Come ci segnala una studentessa universitaria di Manduria che lì si è recata per studiare, nella nuova sede della “Gattiana” ospitata in un capannone dell’ex esposizione Ford sulla circonvallazione, non è possibile consultare o studiare testi sul posto.
Ci sono gli spazi, le scrivanie con le sedie, fa sapere la giovane, ma non è possibile farne uso. La studentessa della facoltà di veterinaria a Bari si è detta delusa dal servizio e indignata per lo spreco di denaro servito solo, ci fa notare, a garantire un minimo servizio di prestito librario e neanche tutti i giorni della settimana. La studentessa ha concluso dicendo che continuerà a studiare alla biblioteca comunale di Francavilla Fontana, da lei frequentata in tutti questi mesi di chiusura della gattiana, dotata di sei aule studio e, soprattutto, aperta tutti i giorni compreso il sabato solo di mattina.
Nonostante la nuova sede della Marco Gatti sia provvisoria, per la giovane universitaria non è accettabile offrire un servizio così importante per gli studenti e per i cittadini solo due volte a settimana e per di più non offrire loro la possibilità di studiare sul posto.
Raffaele Montesardo
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2 commenti
Cittadino Repubblicano
sab 5 ottobre 18:06 rispondi a Cittadino RepubblicanoC'è di più e bisogna segnalarlo. I libri, anche quelli preziosi sono sistemati a terra. Non si fa e qualcuno dovrebbe dirlo a questi amministratori del tutto incapaci. La sovrintendenza dovrebbe intervenire e non essere complice di un simile orrore. E se dovesse verificarsi, per esempio, una bomba d'acqua , che cosa accadrebbe?
Egidio Pertoso
gio 3 ottobre 08:02 rispondi a Egidio PertosoChe si pretende ! Se a diffondere Cultura sono coloro che propagandano , sangiulianescamente, l' insignificanza della stessa, dobbiamo aspettarci che venga consegnata letteralmente - come gia' avvenuto - alle ortiche ! A nessuno interessa lo stato culturale della Nazione: non si mangia. Pero' tutti sono pronti a pubblicare libri, pare decimale all'anno. Dai generali ai colonnelli; dei ministri ai sotto sottosegretari; dai capi di partito ai venditori di fumo; dalle star della tv sino ai comici malinconici. Tanta paccottiglia, questa si', da buttare all' ortiche.