La società Manduriambiente che gestisce la discarica comunale sulla via per an Cosimo alla Macchia, ha citato in giudizio il comune di Manduria per il mancato pagamento del conferimento dei rifiuti nel periodo febbraio-settembre del 2018 pari a 952mila euro, oltre all’ecotassa di 43mila euro, interessi, spese legali e di giudizio per un totale che supererà il milione di euro.
Il comune è chiamato a pagare tale somma quale obbligato solidale con Igeco, società debitrice che all’epoca gestiva il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti su tutto il territorio comunale. Contratto poi revocato dal comune per problemi di natura giudiziaria dell’impresa che rendevano incompatibile il rapporto con l’ente pubblico. La Igeco che ha aperto poi il concordato fallimentare, avrà lasciato insoluto il debito con Manduriambiente che ora si rivale sul comune.
Il Tribunale di Taranto che ha preso in carico il contenzioso ha fissato la data della prima udienza per il prossimo 30 settembre. La Igeco in quella sede sarà rappresentata dagli avvocati Francesco Muscatello e Francesco Notarnicola del foro di Bari mentre il comune si farà difendere da un legale esterno che sarà individuato dal sindaco Gregorio Pecoraro.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
7 commenti
Piero
mer 15 maggio 16:58 rispondi a PieroNon dovrebbe rivolgersi al tribunale fallimentare??
Gregorio
mer 15 maggio 16:06 rispondi a GregorioSi è giusto! Il Comune deve pagare Manduriambiente e Manduriambiente deve pagare tutti i cittadini per l’inquinamento atmosferico e del sottosuolo e di tutte le spese sanitarie per la prevenzione !!!
matteo smeraldi
mer 15 maggio 14:21 rispondi a matteo smeraldiManduriambiente chiede al comune(che prenderà dalle tasche dei cittadini) un milione di euro di debiti Igeco? i cittadini manduriani chiedono 1000.000.000 di euro a manduriambiente per catastrofe ambientale, danni irreparabili alla salute pubblica, e danno inmenso all'immagine della città...scjàmu mè.
Giuse Dinoi
mer 15 maggio 12:05 rispondi a Giuse DinoiCome diceva il buon Totò "e io pago"il comune dove li deve prendere questi soldi
Egidio Pertoso
mer 15 maggio 07:22 rispondi a Egidio PertosoChe imbrogli con queste discariche: si attenzionino le notizie, in merito, che vengono dalla Liguria ! Comunque ad esser buoni ci si rimette sempre. Noi cittadini, per naturale diritto, utenti del territorio - percio' paghiamo le tasse - mai abbiamo indagato da dove deriva l' inquinamento delle acque sotterranee, la puzza nauseante, il particolato presente nell'aria, e l'alta percentuale di patologie alla tiroide, da cui derivano le azioni insensate di tutti noi. Le inchieste, indagini servono soprattutto a scagionare e non colpevolizzare innocenti : chi è senza peccato non ha bisogno d' essere assolto.
cittadino
gio 16 maggio 08:31 rispondi a cittadinoBeh, sig. Egidio, manduriambiente è, infatti, di proprietà di Iren già coinvolta nelle indagini in Liguria. Si promuova, piuttosto, una class-action, da parte della cittadinanza TUTTA con la richiesta di risarcimenti per la salute dei cittadini e ristoro e bonifica dei luoghi come per l'ilva. Ovviamente per far questo ci vorrebbero un'amministrazione con gli attributi e una cittadinanza coesa. Due condizioni che oggi sono mere utopie.
Rino
mer 15 maggio 09:07 rispondi a RinoSig Egidio,la copertura di denaro è immensa