![In alto Buccoliero, in basso Abate In alto Buccoliero, in basso Abate](/Upload/Images/20-02-2024/41cdb1_54B51DCA_240B_488E_91A1_901C58D79C07.png)
Francesco Abati, 53 anni, di Lecce, come Giovanni Buccoliero, 61 anni di Sava. Entrambi medici ospedalieri morti in corsia in orario di servizio. Un triste destino accomuna i due professionisti stroncati da un infarto nel posto dove hanno curato e salvato tanti loro pazienti.
Il dramma come quello del Marianna Giannuzzi di Manduria è accaduto l’altra sera nella clinica Petrucciani di Lecce dove Abati prestava servizio come collaboratore esterno. Al cambio del turno, la dottoressa che doveva prendere il suo posto lo ha trovato riverso a terra nel suo studio. Inutile i tentativi per rianimarlo, prima dei colleghi della clinica e successivamente dal personale del 118. Sconvolto il personale della clinica e dei suoi colleghi e infermieri del 118 di Lecce dove prestava servizio sulle auto mediche in convenzione. Abati lascia la moglie e due figlie.
Stessa sorte del medico savese Buccoliero che a luglio del 2022 fu trovato privo di vita nel bagnetto del suo studio dove si era ritirato poco prima interrompendo la visita ai pazienti dicendo di non sentirsi bene. Secondo quanto riportato dai suoi colleghi, il giorno prima aveva lavorato ventiquattro ore di fila, 12 al pronto soccorso sotto organico e altre 12 nel proprio reparto medicina del Giannuzzi.
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2 commenti
R&R
mar 20 febbraio 20:32 rispondi a R&RE quisti cu la storia ca si morì cu la mota fati...nu turno di 24 ore allu spitali...e iju e moti otri quanti fiati erumu buta a muriri allora...cu la fatia vera di la matina alla sera sdmpri...e cu menù sordi sicuramente di quanti ni pijati uji
Miminu
mar 20 febbraio 14:40 rispondi a MiminuAstra Zeneca ? Colpisce ancora !