«È venuto tragicamente a mancare dopo una lunga ed inutile battaglia». La morte è de «lu mare nuesciu» (il nostro mare) e la scritta è quella del necrologio che è già virale sui social e sarà appeso oggi sui muri del palazzo di città, il giorno del via libera agli scarichi complementari del depuratore previsti in contrada Masseria Marina e nel mare di Torre Colimena. Un vero e proprio funerale per il movimento Manduria Noscia, che ha ideato e lanciato il volantino-social con l’obiettivo di sollecitare la cittadinanza a manifestare nel piazzale antistante al comune di Manduria contro l’imminente decisione dell’amministrazione Pecoraro.
Il padre del defunto mare, nel necrologio, è il Chidro, la madre, invece, è la Riserva Naturale. Poi c’è la sorella Punta Prosciutto, i fratelli cittadini di tutto il versante orientale jonico e le zie, i cognati, e i cugini Avetrana, Maruggio e Sava. Nel manifesto funebre i pezzi di terra si umanizzano e diventano i famigliari rattristiti che compiangono la morte del figlio mare jonico. Seppur brillante e sarcastico, per il movimento manduriano il volantino è anche l’ultima spiaggia, è proprio il caso di dire, per fermare i lavori del bacino di Torre Colimena che potrebbero iniziare prestissimo. «E’ la morte del turismo e dell’ambiente in una delle più belle riserve naturali del sud Italia», è il messaggio del consigliere Mimmo Breccia che sta schizzando sui social in queste ore prevedendo una grande affluenza durante la seduta consigliare.
Una parte dell’opposizione dunque non demorde e tenta il tutto per tutto per ribaltare una decisione praticamente già presa. «Fermiamo questo scempio», scrive sempre Breccia, oramai in pena per il territorio messapico. Eppure un compromesso ci sarebbe, come quello proposto dagli amministratori avetranesi che hanno offerto di concedere ad Aqp, come sede di scarico complementare, il proprio depuratore che si trova a pochi chilometri dalla costa e una vasca di raccolta pluviale realizzata diversi anni fa da Arneo come opera irrigua ma mai entrata in funzione. Una soluzione però boicottata dal sindaco di Manduria. «Non possiamo svendere il nostro territorio, cittadini uniamoci», conclude il movimento come ultimo appello con la speranza che i manduriani, tutti, possano insieme cambiare il triste destino della marina.
Marzia Baldari
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3 commenti
Gregorio
dom 19 febbraio 2023 07:09 rispondi a GregorioInsisto “ scarico acque filtrate nelle campagne !!” Sindaco, ricorda bene questa parola: SICCITÀ
Giuse Dinoi
gio 16 febbraio 2023 01:20 rispondi a Giuse DinoiChe vergogna
Lorenzo
gio 16 febbraio 2023 07:19 rispondi a Lorenzo❤️💙👋👋👍👍👍