
Cambia il provvedimento per otto tifosi del Manduria che venerdì scorso, insieme ad altri undici ultrà biancoverdi, sono stati raggiunti dal divieto di accedere alle manifestazioni sportive (Daspo), emesso dal questore, per aver partecipato ad una movimentata manifestazione non autorizzata prima del derby Manduria-Massafra. Il gip Elio Cicinelli, infatti, ha annullato la decisione del questore ionico relativamente alla prescrizione dell'obbligo di firma negli uffici dell'autorità di pubblica sicurezza.
Il giudice ha accolto l'istanza presentata dagli avvocati, Lorenzo Bullo, Cosimo Micera e Manolo Gennari che lamentavano una lesione del diritto di difesa per non avere avuto a disposizione gli atti d'accusa entro i termini stabiliti dalla legge che scadevano domenica pomeriggio.
«Il citato termine a difesa precisa il gip Cicinelli nelle otto ordinanze - non è soggetto ad alcuna proroga qualora al suo interno siano inclusi uno o più giorni festivi, in quanto, alla eventuale chiusura al pubblico della segreteria del pubblico ministero e della cancelleria del giudice per le indagini preliminari, l'interessato può ovviare accedendo agli atti che lo riguardano presso la Questura, dove ne esiste copia». Disponibilità alla quale i difensori non avrebbero potuto avere accesso.
I loro assistiti, a cui resterà comunque invariato il Daspo per il tempo stabilito dal questore, potranno così affrancarsi di presentarsi al commissariato di polizia della loro città, ad ogni incontro del Manduria, un quarto d'ora dopo l'inizio del primo tempo e del fischio finale della partita. Nelle memorie difensive depositate all'ufficio dei gip, i tre avvocati sono entrati anche nel merito delle contestazioni per i quali sono poi scattati i Daspo. Secondo la difesa, dal provvedimento notificato ai propri assistiti dagli agenti della polizia di Stato del commissariato di Manduria diretto dal vice questore aggiunto, Marinella Martina, sarebbero mancate condotte violente e pericolose per l'incolumità pubblica, ma solo la partecipazione ad un corteo che portava il gruppo della tifoseria più attiva ad assistere all'incontro casalingo sfilando per le vie della città. Ammettendo che tale sfilata con striscioni, bandiere e lacrimogeni non poteva svolgersi perché non comunicata agli organi di Polizia, per i difensori, comunque, «la partecipazione a una riunione pubblica organizzata senza preavviso alla questura non costituisce di per sé il presupposto del comportamento violento che giustifica l'applicazione della misura interdittiva di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive». Una puntualizzazione, questa degli avvocati degli ultrà «graziati» dal mancato obbligo della firma, che sembra essere l'incipit di prossimi ricorsi per cercare di annullare del tutto la misura impositiva del divieto di assistere agli incontri del Manduria. Già ieri gli avvocati Micera, Gennari e Bullo stavano predisponendo gli atti per presentare opposizione, a seconda dei casi, al prefetto di Taranto o al Tribunale amministrativo di Lecce.
Nazareno Dinoi su Quotidiano
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3 commenti
Donato Ligorio
mer 26 marzo 12:56 rispondi a Donato LigorioChe si indaghi per vedere come mai tanto accanimento nei confronti di questi ragazzi per la maggior parte incensurati,per un semplice passeggiata dal chiosco allo stadio.Più tutte le falsità scritte nelle accuse come ad esempio che il corteo era diretto per venire a contatto con i tifosi giunti da Massafra cosa assolutamente non vera altrimenti come facevano 4 poliziotti a fermare 50-60 "animali" come ritengono loro? https://www.facebook.com/avantiultrasnessunaresa/videos/23-3-2025-la-sambenedettese-ultras-in-corteo-verso-lo-stadio-/969401771594759/ Allora anche questi dovrebbero essere tutti diffidati? Comunque in qualsiasi altro stadio d'Italia accade ciò che si contesta a Manduria,semplicemente qui la DIGOS ha un manie di protagonismo e forse anche qualche piccola frustrazione che sfoga così
Giova
mer 26 marzo 08:58 rispondi a GiovaCome al solito a Manduria alla fine va' ha finire a tarallucci e vino
Domenico DV
mer 26 marzo 07:58 rispondi a Domenico DVQuindi si potrà manifestare occupando strade e piazze senza chiedere permessi? In effetti, anche alla luce dei provvedimenti di legge scaturiti dal decreto sicurezza, la legge non uguale per tutti è inammissibile o può essere facilmente contestata anche da avvocati meno bravi dei nostri tre, se ho capito bene. I fatti della violenta repressione di una manifestazione degli studenti di Pisa non dovrebbero ripetersi. La libertà degli agricoltori con le loro pacifiche invasioni di trattori può essere tollerata. Sono grato ai legali che, da un caso così piccolo, abbiano potuto dimostrare le falle di certi provvedimenti governativi e che, le soluzioni per fermare le proteste di quelli che vengono considerati nemici o oppositori, non possono essere affidate ai Nuclei Antisommossa usati, magari da qualche questore troppo zelante, come le "antiche" squadracce di triste memoria.